ROMA – “Non uccidere”, “Onora il padre e la madre”, “Non commettere atti impuri”, “Non desiderare la donna d’altri”, “Non rubare”. Lanciata da Ania e Fondazione Ania per la sicurezza stradale, una nuova campagna di comunicazione ispirata questa volta ai dieci comandamenti.
Cinque comandamenti per cinque spot, realizzati dalla Fondazione con il sostegno tecnico della Polizia di Stato e con la partecipazione di attori professionisti, proiettati per un mese nei cinema italiani e da gennaio trasmessi in tv.
“Ognuno di questi comandamenti” – ha spiegato il presidente della Fondazione Ania Aldo Minucci – “contiene in sé valori e regole che hanno attraversato i secoli e nei secoli hanno rappresentato i codici di comportamento più significativi nella vita delle persone. Proprio in un momento in cui questi valori sembrano ormai quasi dimenticati, li abbiamo voluti richiamare, ricordando con essi l’importanza del rispetto dell’altro, della vita, dell’attenzione che deve regolare le relazioni tra le persone. La forza dei filmati, l’impatto delle immagini, il realismo con il quale è stato girato il vissuto dei protagonisti, sono il valore aggiunto in grado di suscitare emozioni forti, capaci di sedimentare il messaggio”.
Nell’ultimo anno sulle strade italiane sono morte 3.385, persone ha ricordato Minucci, un numero che deve sempre essere tenuto a mente e che è presente nel claim della campagna: “Ricordalo”.
Gli spot vogliono richiamare l’attenzione sulle alcune delle cause maggiori degli incidenti ovvero il non rispetto delle norme e l’alcol, quindi, sulle persone maggiormente esposte ai rischi e alle conseguenze drammatiche che gli stessi incidenti possono avere: i giovani e i familiari delle vittime della strada.
Info: Fondazione Ania, campagna comunicazione 2014