ROMA – In occasione delle celebrazioni del 1° maggio si è tenuta al Palazzo del Quirinale alla presenza del Presidente della Repubblica Sergio Mattarella la cerimonia per la Festa del Lavoro, momento istituzionale al quale hanno preso parte il Presidente Emerito della Repubblica Giorgio Napolitano, il presidente della Camera dei Deputati Laura Boldrini, il presidente della Corte Costituzionale Paolo Grossi, il ministro del Lavoro e delle Politiche Sociali Giuliano Poletti.
Questo lo stralcio del discorso del Presidente della Repubblica sui temi della sicurezza sul lavoro:
“Nella giorno della Festa del Primo Maggio rivolgo un pensiero, carico di dolore e di amarezza, a coloro che, nell’anno decorso, sono caduti sul lavoro o per causa di servizio, e mi sento vicino al dolore dei loro familiari. Per tutti desidero ricordare i lavoratori dell’albergo di Rigopiano e i soccorritori dell’elicottero che si è abbattuto nei pressi di Campo Felice nell’opera di soccorso per un infortunato. Sono stati, quelli, giorni drammatici, che hanno unito i sentimenti dell’intero Paese.
La sicurezza sul lavoro è per tutti un principio ineludibile. Oggi abbiamo a disposizione strumenti e tecniche di prevenzione avanzate, eppure gli incidenti sul lavoro si ripetono. Nel medio periodo la sicurezza è indubbiamente cresciuta, ma la perdita anche di una sola vita – così come danni permanenti o gravi invalidità – costituiscono un prezzo che non possiamo tollerare. Il lavoro va organizzato, sempre, rispettando rigorosamente le misure anti-infortunistiche.
Importante è stata l’approvazione della legge che punisce severamente l’odiosa pratica del caporalato. E’ compito di tutti – istituzioni, imprese, società civile – vigilare nell’applicazione delle norme e soprattutto cercare di prevenire il fenomeno senza attendere la fase repressiva. Il caporalato, di cui sono vittime tanti lavoratori, italiani e immigrati, può essere sconfitto consolidando un meccanismo virtuoso nella filiera agroalimentare, in grado di evitare lo sfrenato ribasso dei prezzi dei prodotti. Ancora una volta, la nostra sfida è la qualità, e non l’impoverimento del lavoro fino a renderlo lavoro nero.
Abbiamo risorse e capacità, nel nostro Paese, per superare queste sfide”.
Nelle ore precedenti le celebrazioni al Quirinale, il Presidente della Repubblica ha fatto visita al monumento per le vittime del lavoro in piazzale Giulio Pastore, sede Inail, dove ha deposto un corona di fiori.