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Malattie professionali, in Friuli un Atlante per prevenirle

UDINE – Il Friuli Venezia Giulia ha deciso di indagare a fondo il problema delle patologie professionali e agli incidenti sul lavoro. La Direzione centrale Salute, Integrazione sociosanitaria e Politiche sociali della regione ha infatti presentato di recnete un “Atlante delle malattie professionali in Friuli Venezia Giulia“, che fa una prima analisi, basata sul periodo 2000 e il 2007, di questi fenomeni.

L’obiettivo è quello di tracciare un quadro preciso che serva da base ad un monitoraggio costante del fenomeno e dunque come punto di partenza per mettere a punto interventi di prevenzione adeguati alla situazione reale. L’idea è dunque quella di conoscere per poter intervenire in modo efficace. Questo perché, anche in base ai soli dati dell’Inail, che evidenziano la presenza di circa 1.200 nuove patologie professionali all’anno, le istituzioni non hanno potuto che prendere atto che quello della sicurezza legata al lavoro è un rilevante problema sociale e di salute pubblica.

Nell’atlante un particolare rilievo viene dato alle ‘tecnopatie’  visto che l’analisi ha rivelato come, se pur si registrino solo quattro tecnopatie ogni cento infortuni, quelle con esito mortale sono tre volte superiori alle morti per infortunio.
Sempre nell’atlante si evidenzia come le malattie professionali nel periodo 2000 – 2007 siano rimaste sostanzialmente invariate nel numero ma siano invece mutate nella loro composizione con un calo consistente di quelle ‘tabellate’ per le quali evidentemente sono state adottate le necessarie precauzioni anche dal punto di vista della formazione e informazione mentre risultano aumentate quelle ‘non tabellate’, cioè di nuovo tipo. In particolare crescono i problemi di tipo osteoarticolare connessi all’attività lavorativa.  Da evidenziare tuttavia che sempre nel periodo di riferimento sono statti registrati circa 500 casi di tumore da amianto, una piaga che, nonostante le ormai acquisite conoscenze sulla pericolosità di questo materiale, continua a colpire, in Friuli ma anche nel resto d’Iltalia.

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