ROMA – “Giornata nazionale di studio sulla salute e la sicurezza sul lavoro”. “1° Marcia nazionale per la sicurezza sul lavoro”. Ieri in una conferenza stampa congiunta a Roma, nella Sala caduti di Nassirya di Palazzo Madama, il presidente della Commissione parlamentare d’inchiesta sul fenomeno degli infortuni sul lavoro senatore Oreste Tofani e il presidente ANMIL Franco Bettoni hanno presentato due prossime, imminenti iniziative votate al richiamare l’attenzione sugli incidenti, e sulle morti che coinvolgono ancora oggi poco meno di mille lavoratori l’anno.
Lunedì 25 giugno, presso palazzo Giustiniani, alla presenza del Presidente della Repubblica si terrà una lunga giornata critica convocata dalla Commissione parlamentare che ospiterà, dalle 9 del mattino alle 19.00 i massimi rappresentanti delle istituzioni, degli enti statali, dei sindacati, delle associazioni datoriali, delle università, degli istituti di ricerca coinvolti nell’amministrazione, nella vigilanza, nel controllo del lavoro e della sua sicurezza.
Una giornata che il presidente Tofani ha annunciato essere strutturata come una lunga e serrata rotazione di pareri e commenti, pareri dai quali capire cosa manchi ancora per una piena diffusione di una cultura della sicurezza e per una drastica riduzione degli incidenti.
“Un convegno che ha ricevuto l’apprezzamento e l’attenzione del presidente della Repubblica e che potrà onorarsi della sua presenza. Una presenza, come qualle di altre massime cariche istituzionali a partire da quella del presidente Renato Schifani, che ci fa porre una domanda. C’è attenzione a tali livelli, ai vertici delle istituzioni, c’è lavoro e impegno. Allora come mai continuaiamo a registrare quasi 1000 morti sul lavoro? Cosa manca? Dov’è l’errore?
Da queste premesse muoverà il convegno del 25 giugno, che non sarà un normale convegno, ma una rotazione di trenta interventi da dieci minuiti ciascuno. Non convocato quindi per ascoltare argomennti ripetitivi, noti, ma per ascoltare da ogni convenuto un parere specifico dettagliato, dettato dalla propria prospettiva.
Sono nella Commissione da sette anni, sette anni nei quali abbiamo condotto indagini, ispezioni, pubblicato e depositato relazioni, pareri. Raccolto note in merito a criticità, come quelle riguardanti una maggiore prevenzione, il controllo e in ultimo una maggiore informazione. Occore insistenre sui primi due temi ma anche nell’informazione, nella diffusione di cultura. Siamo convinti che riusciremo a raggiungere una soddisfacente diffusione della cultura della sicurezza soltanto quando l’informazione sulla prevenzione entrerà ovunque, in ogni luogo, nelle scuole.
Terremo il convegno in Senato, perchè sede della Commissione che ricordiamo essere monocamerale, e da qui rilanciare ancora sulla sicurezza e sulla prevenzione. Dobbiamo far diventare normale, abituale la prevenzione, curarne una totale strutturazione. In decine di missioni abbiamo ascoltato molti interlocutori, prime fra tutti le Regioni. Quello del rapporto tra Stato e Regioni è uno dei temi maggiori da affrontare. Abbiamo un Testo Unico, ogni Regione deve avere un Comitato di Coordinamento, ma ogni comitato non funziona allo stesso modo, ha modalità differenti. Da Bolzano a Trapani dobbiamo garantire a tutti la stessa sicurezza, la stessa identica attuazione delle norme. Con le Regioni esiste una situazione duale, dobbiamo trovare un modello che sappia garantire una sintesi, che sappia unificare le indicazioni centrali e le attuazioni regionali. Un’istituzione differente che potrebbe essere ad esempio un’agenzia, che trovi una sintesi tra le attività e le richieste del Ministero del lavoro, delle Regioni, di INAIL, delle ASL, dei Vigili del Fuoco. Dobbiamo quindi ascoltare tutti i soggetti coinvlti, ascoltare e invitare a collaborare. Ascoltare istutuzioni, società come ANMIL per esempio, realtà unica nel suo genere in Europa.
Per diffondere la prevenzione e la cultura della sicurezza. Magari nelle scuole, tema a questa Commissione caro, sostenuto fin nella discussione della Legge 123 e che non abbiamo intenzione di abbandonare”.
Accanto al senatote Tofani, il presidente ANMIL Franco Bettoni. ANMIL sarà tra le prime voci della giornata del 25 giugno al Senato. Invitata a porre la propria testimonianza nel panel di apertura. Cinque giorni dopo, il 30 giugno, darà il via ad Assisi alla prima edizione della “Marcia nazionale sulla sicurezza sul lavoro”. Si tratta di un’iniziativa inedita, che l’associazione ha già in programma di far diventare rituale, annuale e itinerante. Partirà da Assisi in quanto luogo scelto, dalle stesse dichiarazioni di Bettoni, per la sua valenza simbolica, per essere stato teatro di altre marce, di altre manifestazioni, testimonianze civiche sociali. Una mattinata, dalle 9.00 alle 12.30, con un percorso nel centro della città umbra e una messa conclusiva celebrata da mons. Domenico Sorrentino Vescovo di Assisi, Nocera Umbra e Gualdo Tadino. Una marcia silenziosa, che non vuole urlare contro, ma proporre con la propria riflessione, una richiesta di ascolto per la prevenzione, per la crescita di una cultura della sicurezza sul lavoro.
“Sarà la prima edizione di un evento itinerante” – ha spiegato Bettoni – “una marcia che con il proprio silenzio, senza urla, vorrà far riflettere. Ogni anno molti perdono la vita sul lavoro e molti perdono i propri cari, tragedie delle quali siamo quotidianamente testimoni e per lottare contro le quali occorre cambiare. Cambiare la cultura nel lavoro, degli imprenditori e dei lavoratori. Dei lavoratori di oggi e quindi dei lavoratori del domani. Dei ragazzi, dei giovani.
Occorre salvaguardare le persone sul lavoro. Farlo come chiediamo da tempo, attraverso la definitiva implementazione dei decreti attuativi del Testo unico, il SINP. Normativa quindi,
regole, vigilanza e sanzioni e informazione, che devono far crescere la consapevolezza su quanto la sicurezza sia un investimento, non una perdita di tempo e denaro.
La marcia vuole condurre insieme le istituzioni, le forze sociali e la gente, le persone, che non dovranno mai infortunarsi e correre il rischio, per loro e per i propri cari di vedersi cambiata tragicamente la vita da un giorno all’altro, dalla mattina alla sera. Ringrazio il presidente Tofani per questa conferenza stampa congiunta, per il sostegno, l’attenzione che dà ad ANMIL. E invito tutti a essere presenti il 30 giugno ad Assisi. Perchè concludendo con Gaber: “La libertà non è star sopra un albero, non è neanche il volo di un moscone, la libertà non è uno spazio libero, libertà è partecipazione”.
Presente in conferenza stampa anche il vice presidente della Commissione, Paolo Nerozzi. “Negli anni ottanta assistemo tutti al dramamtico incidente di Ravenna (tragedia Mecnvai Ravenna, 13 marzo 1987, 13 operai morti per esalazioni acido cianidrico Ndr). Dopo quell’incidente fu l’allora vice presidente del Senato Luciano Lama a chiere l’istituzione di una Commissione sugi incidenti sul lavoro. Da quell’idea è nata quindi ua commissione che dura negli anni, unitaria, che persegue il proprio intento anche con i cambi di maggioranza, con maggioranze diverse. Questa è la forza di questa Commissione, una forza che deve accompagnare le associazioni, quanti si battono per la sicurezza sul lavoro. Sopratutto in questi periodi, in questa crisi, durante la quale non dobbiamo arretrare e conitnuare nel nostor impegno”.
Info:
Comunicato stampa Senato
Prima marcia Assisi ANMIL