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Politiche per la sicurezza sul lavoro, serve più coordinamento a livello internazionale

DRESDA – Conclusasi con successo la seconda conferenza strategica Five Pillars on Safety and Health at work, Cinque pilastri per la salute e sicurezza sul lavoro che si è tenuta a Dresda il 3 e 4 febbraio.
Esperti in prevenzione di tutta Europa, rappresentanti governativi, di istituti scientifici e di organizzazioni internazionali hanno innalzato insieme i cinque pilastri per la sicurezza sul lavoro confermando il loro impegno a rafforzare azioni di prevenzione coordinate sia a livello nazionale che internazionale.

Negli anni passati molti governi e  organizzazioni internazionali hanno lanciato programmi di prevenzione e strategie per tutelare la salute sicurezza dei lavoratori. La conferenza ha riconosciuto il lavoro svolto, ma anche rilevato una persistente mancanza di coordinamento.
Hans-Horst Konkolewsky, segretario Generale dell’ISSA,  International Social Security Association, nei suoi interventi ha sottolineato come il mondo del lavoro stia affrontando sfide sempre più complesse che hanno a che fare con pressioni dovute alla globalizzazione, a processi migratori, a profondi cambiamenti demografici e all’aumento delle malattie croniche con particolare rilievo ai rischi psicosociali quali lo stress lavoro correlato.

Tutto questo spinge con urgenza a trovare soluzioni integrate basate su una sistematica cooperazione tra i diversi soggetti nei campi della salute, del lavoro e delle politiche sociali. Non si può più limitare il focus sulla prevenzione dei singoli rischi occupazionali. Bisogna piuttosto discutere a lungo e confrontarsi per ridefinire strategie efficaci per rispondere all’aumentata complessità dei  rischi per la salute correlati al lavoro in una società mutata e in continua trasformazione.
L’ISSA ha iniziato a lavorare in questa direzione mettendo in campo risorse che non vanno solo ad intervenire su specifici fenomeni infortunistici ma vanno a lavorare sull’innalzamento generale dei livelli di sicurezza sociale, dando molta importanza ala prevenzione dei rischi sul lavoro ma anche promuovendo azioni che aiutino a conciliare vita privata e lavoro, programmi di riabilitazione, e progetti di invecchiamento attivo per fronteggiare il progressivo invecchiamento della forza lavoro in alcune aree del mondo.
La conferenza è stata anche occasione per riaffermare i principi contenuti nella Dichiarazione di Seul sulla Sicurezza e salute sul lavoro, primo documento di portata globale adottato nel 2008 al Global Safety and Health Summit.

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