DUBLINO – Lavoratori con più bassi livelli di istruzione e dinamiche di partecipazione a programmi di apprendimento permanente.
Pubblicato da Ewco (Eurofound) uno studio effettuato nel 2012 in Estonia dal Centar, Centro estone per la ricerca applicata, che ha indagato sulle pratiche di apprendimento delle persone che non hanno formazione professionale e istruzione superiore.
La ricerca si è basata su diversi dati:
- analisi quantitativa dei dati Eurostat sull’educazione degli adulti (2007 e 2011);
- dati dell’indagine Cvts, Continuing vocational training survey condotta da Eurostat nel 2010;
- interviste con 500 soggetti selezionati tra la popolazione di età compresa tra i 25 ei 64 anni con nessuna istruzione professionale o superiore;
- interviste telefoniche con 300 datori di lavoro;
- un sondaggio online rivolto a tutti i rappresentanti delle autorità locali;
- una revisione della letteratura su ricerche precedenti e sulle misure politiche utilizzate in altri Paesi;
- ulteriori 24 interviste condotte nella fase pilota e nella fase ex-post dello studio.
I risultati hanno mostrato una forte partecipazione di questi lavoratori a programmi di life-long learning.
Nel dettaglio è emerso che nel corso dei dodici mesi precedenti l’intervista circa il 40% delle persone senza istruzione professionale o superiore è stato impegnato in apprendimento autonomo e il 57% degli intervistati ha partecipato a corsi di formazione legati al lavoro, tra cui formazione in materia di salute e sicurezza o l’apprendimento di una lingua straniera.
Spesso la prospettiva di migliorare le condizioni di lavoro e la possibilità di far carriera sono le motivazioni maggiori che spingono a partecipare a interventi di formazione continua. Principali ostacoli per chi, anche volendo, non ha potuto partecipare ai programmi sono risultati essere il costo dei corsi, l’incompatibilità con gli orari di lavoro e la mancanza di corsi di formazione adeguati.
Motivazioni addotte da chi non ha manifestato interesse nel partecipare ai corsi di formazione permanente sono invece state: motivi di salute, l’età e gli impegni familiari.
In conclusione lo studio individua alcuni interventi che possono facilitare la partecipazione all’apprendimento permanente tra le persone senza formazione professionale né terziaria, tra queste si suggerisce di potenziare gli strumenti di apprendimento autonomo attraverso le IT, Fad ed e-learning, potenziare l’offerta di corsi di lingua e sensibilizzare alle diverse opportunità di apprendimento permanete.
Si suggerisce inoltre di ampliare l’attuale indicatore che definisce il life-long learning comprendendovi anche l’apprendimento autonomo.
Per approfondire: Workers with poor educational levels try to catch up.