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Benessere sul lavoro, gli ultimi progetti del gruppo Wellbeing del Perosh

PARIGI – Durante l’ultimo incontro, che si è svolto alla fine di settembre, i membri del gruppo benessere del Perosh, Partnership for european research in occupational safety and health, partenariato per la ricerca europea in materia di salute e sicurezza sul lavoro, hanno discusso degli sviluppi di due progetti sula promozione della salute sul luogo di lavoro: il Well-being tree (albero del benessere) e il Physical Exercise Standards, documento di buone pratiche per l’esercizio fisico nel luogo di lavoro.

I rappresentati di tutti gli Stati Ue si sono confrontati sul concetto di good job calandolo nelle diverse realtà nazionali e in relazione agli specifici bisogni di tutela per i posti di lavoro poco qualificati e per l’occupazione giovanile.

Un ampio numero iniziative per la promozione della salute sul luogo di lavoro sono state presentate e discusse. Queste saranno mappate nel Well-being tree, modello che ha lo scopo di migliorare la comprensione dei datori di lavoro, la comprensione di cosa significa promuovere il benessere in azienda. Il modello utilizza la metafora dell’albero per mettere in relazione le radici di ogni lavoratore (individuali, ambientali, sociali e organizzative) con gli investimenti per la salute sul luogo di lavoro e la crescita di una forza lavoro sana e che dà buoni frutti (produttività, innovazione, competitività, abbattimento dei costi i sociali, reputazione, immagine della società, e altri).

Il gruppo ha poi discusso il documento Physical Exercise Standards il cui obiettivo è fornire una lista di controllo per iniziative che intendono sostenere l’attività fisica e ridurre il comportamento sedentario in azienda. Il documento si presenta come un elenco di buone pratiche distinte tra essenziali e auspicabili.

Buone pratiche essenziali per la buona riuscita di un programma di promozione dell’attività fisica nei luoghi di lavoro sono: ottenere il coinvolgimento della direzione aziendale, sviluppare programmi adatti a tutti i lavoratori (anche i disabili), coinvolgere i lavoratori in fase di progettazione e fornire un’adeguata informazione sia sui benefici del movimento fisico che sugli effetti dannosi per la salute della sedentarietà.

Tra le buone pratiche auspicabili figurano la promozione dell’uso delle scale e dell’attività fisica durante le pause , orari di lavoro flessibili per favorire l’attività sportiva, la possibilità di misurare i miglioramenti e, per il lavoratore, poter esprimere una sua valutazione sul programma adottato.

Info: Meeting of the wellbeing project group in Paris

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