TORINO – Avviato agli inizi di giugno si svilupperà in otto incontri fino al 27 luglio “Venti STORIE per un racconTO”, programma di riabilitazione destinato a persone infortunate o con malattia professionale organizzato dalla sede di INAIL di Torino Centro.
Sono dodici gli assistiti che hanno aderito al progetto, otto sono infortunati e persone con malattie professionali, di cui quattro di origine straniera, e quattro sono familiari di lavoratori deceduti per cause lavorative.
Raccontare le proprie storie partecipando a un laboratorio di narrazione autobiografica. Questo il cuore del progetto, che si inserisce nell’ambito delle iniziative dell’Istituto volte a garantire una tutela globale e integrata ai suoi assistiti, tutela che prende in carico la persona nella sua totalità, affrontando le problematiche fisiche psicologiche e relazionali intervenute dopo l’infortunio sia nel posto di lavoro che nella vita personale e sociale dell’individuo.
Il laboratorio ha quindi l’obiettivo di facilitare il processo di integrazione lavorativa e sociale dei partecipanti, di valorizzarne le capacità residue e di potenziarne la volontà di affrontare il cambiamento.
A questo fine la scrittura autobiografica rappresenta uno strumento efficace per costruire uno spazio di ascolto e condivisione, dove la memoria individuale diventa narrazione di sé e genera allo stesso tempo identificazione tra i partecipanti al laboratorio e valorizzazione della diversità di ogni soggetto narrante e dell’unicità della sua storia. La narrazione è inoltre un potente mezzo di rielaborazione, organizzazione e analisi delle strategie adottate per far fronte al cambiamento di vita causato dall’infortunio.
Gli incontri, della durata di due ore settimanali, si svolgeranno ogni venerdì fino alla fine di luglio presso la sede INAIL di Torino Centro, in Corso Galileo Ferraris 1.
Per approfondire: Venti storie per un racconTO.