BOLOGNA – Approvata dalla Regione Emilia Romagna la nuova legge regionale sui tirocini e sulla formazione al lavoro. Tra i criteri fondanti del nuovo provvedimento, la maggiore qualificazione dei programmi formativi, l’obbligo di indennità mensile minima per i tirocinanti di almeno 450 euro, il contrasto all’uso scorretto della pratica.
La legge entrerà in vigore dal prossimo 16 settembre, modificherà la n.17 del 2005 e attuerà le linee guida pubblicate il 24 gennaio dal Governo e dalla Conferenza delle Regioni e delle Province Autonome.
Il provvedimento introdurrà la possibilità di utilizzo di tre tipologie di tirocinio: tipologia orientativa e formativa per i giovani (durata massima 6 mesi); inserimento e reinserimento al lavoro per disoccupati, mobilità, inoccupati e lavoratori in cassa integrazione (durata massima 12 mesi); orientamento formazione e inserimento persone con disabilità, persone svantaggiate, richiedenti asilio e percorsi di protezione sociale (durata massima 24 mesi).
Verrà rafforzata la vigilanza, definiti e chiariti limiti di frequenza per tirocinanti e soggetti promotori delle attività, i rapporti tra lavoratori assunti e tirocinanti.
Rafforzata infine la qualificazione dei percorsi formativi, “che verrà promossa introducendo un progetto formativo individuale che attraverso un percorso personalizzato deve garantire gli obiettivi formativi del sistema regionale delle qualifiche, certificando gli esiti del percorso, inserendo un modulo formativo sulla salute e la sicurezza sul lavoro e affidando la promozione del tirocinio a soggetti qualificati che, attraverso un tutor, garantiscono la coerenza del percorso agli obiettivi formativi”.
Info: Emilia Romagna legge tirocini.