ROMA – Dieci domande per un centro ANFOS. Federico Baradel, legale rappresentante della EFSC Environment and Food Safety Control, associazione di professionisti con sede a Roma in grado di fornire servizi completi di formazione e supporto alle aziende rispetto alle normative vigenti in materia di salute e sicurezza dei lavoratori nei luoghi di lavoro, sicurezza e igiene degli alimenti Haccp e privacy.
Dott. Baradel di cosa si occupa il suo centro di formazione?
La EFSC è un’associazione professionale per la quale gli associati tengono, in base alle loro specifiche competenze, corsi di formazione in materia di sicurezza sul lavoro e sicurezza alimentare.
Da quanto tempo opera in questo settore?
Ormai sono quasi 15 anni che dopo altre esperienze da formatore esercito la mia attività professionale rivolta in modo specifico alla sicurezza sul posto di lavoro.
Quali corsi sono attivati presso il vostro centro?
Molti dei corsi previsti quali obblighi formativi nel campo della sicurezza sul posto di lavoro, oltre ai corsi per alimentaristi richiesti ai sensi del Reg. CE 852/04 e specificati nella delibera G.Lazio n.825/09.
La vostra società eroga anche altri servizi?
No, perché tutti noi associati riteniamo che la specializzazione sia la migliore garanzia da offrire alla nostra clientela, focalizzando gli sforzi al nostro settore specifico.
Quali sono a suo giudizio le più forti richieste di formazione da parte delle aziende?
Ancora oggi sono quelle per la formazione Rspp e degli addetti alle emergenze, vista la normativa e le ore di formazione obbligatorie ai sensi della legge.
Quali sono le problematiche che maggiormente affronta?
Oggi l’ostacolo più grosso che incontro riguarda il far capire ai titolari di aziende, che stanno vivendo momenti economici particolarmente difficili, l’importanza delle proprie risorse umane. Un dipendente “formato” anche nel breve termine darà all’azienda benefici diretti e indiretti; da qui arrivare a convincere i datori di lavoro a organizzare corsi di formazione aziendali è il mio compito primario.
Ritiene che i datori di lavoro siano sensibili ai temi della sicurezza o abbiano ancora necessità di una formazione adeguata?
Occorre capire che essere imprenditore significa sapersi occupare a 360° della propria azienda e quindi anche dei doveri da assolvere nei confronti dei soggetti coinvolti dal D.Lgs.81/08 riuscendo a trasformare anche questi obblighi in futuri benefici.
Perché ha deciso di iscriversi ad Anfos?
Perché fortemente convinto della necessità dell’associativismo. Convinzione che negli anni di collaborazione con l’Anfos è stata pienamente confermata.
Quali strumenti formativi ritiene siano più efficaci?
Ritengo che la nostra forza quale strumento formativo sia il coinvolgimento che riusciamo a creare durante i nostri corsi, ma ciò che fa la differenza è soprattutto l’impegno, profuso con entusiasmo.
Cosa pensa della normativa riguardo la formazione per la sicurezza in Italia?
Ritengo che in particolar modo quanto stabilito dall’Accordo Stato/Regioni del dicembre 2011 abbia dato una svolta fondamentale alla comprensione dell’importanza che ha la formazione nella sicurezza sul lavoro, utile, necessaria.
Dieci domande per un centro Anfos.