AVELLINO – Dieci domande per un Centro ANFOS. Silvio Antonio Carpentieri, titolare della C.S. & G. Sas, di Forino, in provincia di Avellino, società che vanta la collaborazione di numerosi professionisti e che ha sviluppato una vasta esperienza in ambito di sicurezza nei cantieri partecipando negli ultimi ancarpeni a importanti opere pubbliche.
Sig. Carpentieri, di cosa si occupa il suo centro di formazione?
La società, con il suo staff costituito esclusivamente da professionisti in possesso di attitudini e capacità specifiche e consolidate in un’esperienza decennale si propone sul territorio nazionale come supporto alle aziende in materia di sicurezza, ambiente e igiene sul lavoro e opera nel settore della prevenzione e protezione dei luoghi di lavoro, della salute e dell’ambiente.
Da quanto tempo opera in questo settore?
La mia esperienza come professionista è venticinquennale. Le sue origini risalgono al 1986 quando ho iniziato a espletare attività di prevenzione presso il CPT di Avellino.
Quali corsi sono attivati presso il vostro Centro?
Sono attivi tutti i corsi sulla sicurezza necessari a una adeguata formazione dei lavoratori e del personale addetto al Servizio di Prevenzione Aziendale. Eroghiamo corsi per RSPP, per ASPP e per RLS, per addetti emergenze e antincendio, per dirigente, per preposto, per lavoratore, per coordinatore, e tutti i loro aggiornamenti. I corsi sono organizzati in ottemperanza e accordo con quanto sancito dagli Artt. 36-37 del D.Lgs. 81/2008.
Il Centro di Formazione inoltre si è attivato circa l’erogazione della formazione teorico-pratica per lavoratori addetti alla conduzione delle macchine per le quali è richiesta una specifica abilitazione così come sancito all’art.73, comma 5 del D.Lgs. 81/2008 e dall’Accordo Stato Regioni del 22 febbraio 2012.
La vostra società eroga anche altri servizi?
La C.S. & G. Sas è presente sul territorio nazionale per lo svolgimento di incarichi professionali nel ruolo di CSP/CSE e RSPP per grandi opere pubbliche. Per fare solo qualche esempio ricordiamo che la nostra società ha lavorato nel cantiere per il tratto Alta Velocità AV Roma-Napoli, per la costruzione del Grande Raccordo Anulare di Roma, di una galleria autostradale del Monte Bianco, della nuova base militare NATO di Lago Patria (NA), nella costruzione di centrali idroelettriche in provincia di Udine e altri.
Al momento, siamo stati incaricati di svolgere il ruolo di RSPP presso il costruendo Policlinico di Caserta e nel cantiere di costruzione dell’Autostrada Salerno-Reggio Calabria VI Macrolotto.
Quali sono a suo giudizio le più forti richieste di formazione da parte delle aziende?
La maggiore richiesta formativa riguarda la figura del Preposto, figura che ancora oggi risulta ambigua e poco incisiva nel processo “educativo”.
Quali sono le problematiche che maggiormente affronta?
L’assenza di programmi operativi delle aziende, che nella specifica attività edilizia si traduce nell’assoluta “asetticità” dei PSC e dei POS che troppo spesso sono redatti senza una vera attenzione alla realtà concreta in cui si va ad operare.
Ritiene che i datori di lavoro siano sensibili ai temi della sicurezza o abbiano ancora necessità di una formazione adeguata?
Risponderei molto volentieri “sì!”, ma la mia esperienza mi porta a dire invece che i datori di lavoro hanno ancora bisogno di essere sensibilizzati e formati per portarli soprattutto a cambiare il modo di pensare e arrivare a capire che l a sicurezza sul lavoro è un’opportunità non un costo, o una perdita di tempo. Purtroppo invece i datori di lavoro spesso non programmano una reale politica della sicurezza bensì cercano di tamponare le criticità con soluzioni estemporanee e solo di facciata.
Perché ha deciso di iscriversi ad ANFOS?
Ho sempre cercato di divulgare i valori della sicurezza sui luoghi di lavoro al fine di coinvolgere tutte le parti attive della produzione, iniziando dalla base, che in un sistema piramidale, rappresenta il nucleo fondamentale del processo informativo. L’adesione all’ANFOS ha conferito alla C.S. & G. una sorta di certificazione di quella filosofia di onestà che trasmette ai suoi interlocutori
Quali strumenti formativi ritiene siano più efficaci?
Ritengo che l’attività formativa sia valida qualora l’esperienza del docente incida sulle coscienze dei discenti. Con questo intendo dire che secondo me un’azione formativa efficace è quella che riesce a trasferire problematiche e possibili soluzioni che illustrano le reali situazioni di lavoro e non mere enunciazioni normative.
Per ottenere questo credo che il miglior strumento formativo sia il rapporto frontale in aula, intercalato con la proiezione di specifici video/foto che illustrano lo specifico luogo di lavoro dove operano i discenti stessi, evidenziandone le criticità. È per questo motivo che la C.S. & G. privilegia la somministrazione della formazione direttamente in azienda, previa verifica di lay-out.
Cosa pensa della normativa riguardo la formazione per la sicurezza in Italia?
Da anni auspicavo un testo legislativo con tali finalità. Mi permetto però di andare oltre dicendo che la sicurezza sul lavoro (e la relativa formazione) non possono e non devono prescindere dall’emanazione di norme di attuazione ma questo non basta. Dalla legge dobbiamo arrivare a un cambiamento di pensiero, il valore della sicurezza si deve incidere profondamente nella coscienza del lavoratore come stile di vita, trasferendo a esso quel senso civico che rappresenta il valore sano di una società moderna.
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