Tra i relatori presenti a Roma il 28 ottobre nel corso dell’SQE Summit 2011 era presente Armando Masucci, in qualità di consigliere e portavoce del Ministro per l’attuazione del programma Rotondi, in materia di medicina legale e del lavoro e sicurezza nei luoghi di lavoro. Armando Masucci è impegnato come consulente governativo in merito alla sicurezza sul lavoro da anni, dai tempi di Veronesi (relazione sullo stato di salute Italia, firmata anche da Masucci ) al Ministero della salute. Direttore del Dipartimento U.O.C. Medicina preventiva,igiene ambientale e Radioprotezione,dell’Azienda ospedaliera di rilievo nazionale e alta specialità Moscati di Avellino, Specialista in medicina del lavoro, in Medicina legale, in tossicologia, medico autorizzato, endocrinochirurgia, igiene medicina preventiva, radioprotezione medica, è Medico competente. Anni di servizio come Medico competente in aziende nazionali e internazionali, circa 150 pubblicazioni e quattro libri è attualmente componente della Commissione per le modifiche al D.L.81-08 Ministero del Lavoro, Portavoce ufficiale dell’Agenzia nazionale per la bilateralità, responsabile nazionale dei medici competenti UIL Medici FPL. Recentemente è stato nominato in Macedonia unico consulente italiano in materia di normative di sicurezza nei luoghi di lavoro e sanità pubblica e privata, con l’impegno fattivo di affiancare il governo macedone nella stesura della sua nuova normativa sulla sicurezza sul lavoro in regola con gli adempimenti e le indicazioni della UE.
Dott. Masucci quale l’importanza attuale del ruolo del Medico competente. Quanto le sue funzioni, le responsabilità delle quali è rivestito possono essere cruciali nel rispetto della normativa sulla sicurezza sul lavoro, nella prevenzione quindi di malattie professionali e infortuni.
Il Medico competente è una figura primaria nell’organizzazione aziendale finalizzata alla vigilanza sui rischi e alla sorveglianza sulla salute dei lavoratori. È un ruolo fondamentale, una presenza alla quale affidarsi, responsabile di una funzione che deve essere svolta con ogni criterio, in maniera oculata e serrata. Una figura sulla quale puntare e per la quale credo sia necessario continuare a innalzare la richiesta di qualità e professionalità. Esigenze per le quali è necessario continuare a insistere chiedendo di impostare i requisiti di tale professione su livelli di qualità elevati, continuando a verificare e sanzionare contemporaneamente i casi in cui si riscontra superficialità e scarsa professionalità. Fattori capaci di innalzare il rischio e sminuire la prevenzione e la sicurezza.
È appena stano nominato consulente del Governo in Macedonia, per la stesura della nuova normativa sulla sicurezza sul lavoro. Cosa farà?
Collaborerò con il Primo ministro all’elaborazione della legge riguardante la sicurezza sul lavoro. Sarò l’unico rappresentate italiano impegnato in tale mansione. Un ruolo istituzionale per la rielaborazione di una normativa sovrana che si attenga alle indicazioni provenienti dall’Unione europea. L’attuale legge macedone richiede un intervento primario: l’armonizzazione in un unico corpus normativo degli obblighi per la sicurezza riguardanti il lavoro. Due sono le esigenze primarie: armonizzazione e completo allineamento alla UE.
Cosa prevede la legge ora.
Attualmente vige una ordinamento che fa capo a leggi che rientrano sia nell’ambito della sicurezza del lavoro, del lavoro in senso stretto quindi, che della medicina del lavoro. Di conseguenza lavoreremo prima di tutto per unire i vari corpi in un solo impianto. Emanare una sola e univoca legge che fonda i vari adempimenti, riferendoli a un solo dicastero e che rispettino pienamente e senza possibilità di fraintendimenti o rischi di revisione da parte della commissione europea. Un procedimento analogo credo andremo ad applicare in merito, nel dettaglio, ai controlli nelle aziende. Caso che può essere preso come esplicativo per il lavoro che ci aspetta. In Macedonia i controlli sui lavoratori, vengono effettuati a tappeto indifferentemente ogni anno. Senza distinguere tra le varie necessità di ogni professione. Andremo a ritoccare, modificare questi meccanismi per calibrare il controllo con esami tarati sul rischio specifico, sulle caratteristiche e sui rischi di ogni professione. Il 14 e 15 dicembre avro un incontro ufficiale con il sottosegretario di stato Dott.Ciro Salvani i cui avi sono di origini Italiane, poi verrò ricevuto dal Ministro della salute Nikola Todorov e dal vice ministro della Difesa, è previsto un saluto al Primo ministro e sarò ricevuto quindi dall’ambasciatore Italiano per i saluti governativi, durante il quale impronteremo proposte, sviluppi e necessità.
Che riferimenti porta con sé.
La normativa italiana, fino al 106 2009, e con tutte le criticità note, gli impianti tedeschi, inglesi. La nostra normativa ha il difetto della mancanza dei decreti attuativi previsti dal Testo unico. Mancano delle parti, attive e previste che la rendono al momento non perfetta. Pochi i decreti emanati fino ad ora, ritardi che creano indecisione e confusione. Credo occorra fare ancora di più per la completezza e credo anche che su questo non giovino le richieste di semplificazione amministrativa in corso. La semplificazione può portare se male interpretata e attuata all’assenza di norme. Il tagliare alcuni adempimenti burocratici può essere controproducente e condurre alla inosservanza delle norme e al calo dei controlli e della vigilanza. Che dovrebbero come citato parlando del Medico competente essere continui, serrati e impostati sulla qualità e sull’efficienza. Negli anni passati ho curato nelle basi militari statunitensi in Italia l’armonizzazione delle normativa sulla sicurezza sul lavoro. Per trovare il punto di convergenza tra le leggi americane e quelle del territorio, l’Italia quindi. La normativa USA come quella inglese è fondata su un principio basilare: chi non si attiene alle regole viene chiuso. Senza alcuna possibilità e senza appelli o orpelli ai quali appigliarsi. Credo si un principio giusto e funzionale. Una severità alla quale richiamarsi.
Dalla normativa macedone quindi, eccoci ovviamente a quella italiana.
Occorre essere accorti e chiedere e vigilare sul rispetto delle norme. La legge sulla sicurezza sul lavoro è cruciale, il primo strumento per la lotta agli infortuni. Per evitare tragedie come quella della provincia di Avellino dove un ragazzo è morto sul lavoro a soli 19 anni. Tragedie che non devono avverarsi e per evitare le quali occorrono regole e controlli. Ho appena ricevuto la notizia che andrò a rappresentare il Ministero al prossimo Congresso nazionale Simlii. Crecherò anche in quella occasione di parlare dell’importanza della medicina del lavoro, del medico competente, della prevenzione, sulla salute del lavoro e l’incolumità dei lavoratori.