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Intervista al senatore Tofani: morti bianche e sicurezza sul lavoro

ROMA – Il senatore Oreste Tofani si occupa da molti anni dei problemi relativi alla sicurezza dei lavoratori. E’ infatti presidente della Commissione parlamentare di inchieta sugli infortuni sul lavoro, con particolare riguardo alle cosiddette “morti bianche”, e dunque ha ascoltato spesso – in sede parlamentare – responsabili di aziende, ministri, dirigenti di enti preposti all’applicazione di normative, sindacati, politici. Tofani, ex insegnante in pensione, eletto senatore con Alleanza Nazionale (oggi Fli), ha sempre avuto tra i suoi interessi principali la tematica del lavoro, ricoprendo diversi incarichi pubblici (ad esempio: membro della 11° Commissione parlamentare permanente, che si occupa di Lavoro e Previdenza sociale). A gennaio del 2011, ad esempio, ha inoltre evidenziato il bisogno di attivare una Banca dati informatizzata a livello nazionale, che possa analizzare gli infortuni e le malattie professionali. Quindi il suo punto di vista è certamente rilevante quando si parla di sicurezza e lavoro. Quotidiano Sicurezza lo ha intervistato.

Lei è stato eletto più volte Presidente della Commissione Parlamentare d’inchiesta sugli infortuni sul lavoro. Di cosa vi occupate?

«La Commissione ha come scopo principale quello di approfondire le problematiche relative al settore della sicurezza sul lavoro, attraverso un’attività inquirente. Ad esempio, nel caso di un grave incidente all’interno di un’ importante azienda, le parti coinvolte sono obbligate a riferire al nostro collegio e illustrare le cause, gli interventi di prevenzione e formazione, eventuali casi di inadempimenti normativi. Inoltre, effettuiamo un’analisi delle norme relative al settore della sicurezza dei lavoratori, intervenendo in alcuni casi con un quadro interpretativo e di indirizzo, anche in relazione al Decreto Legislativo 81 del 2008 o del Decreto Legislativo 106 del 2009. In merito a queste ultime normative abbiamo dato un notevole contributo, ascoltando numerosi soggetti e fornendo le nostre indicazioni in merito ad alcuni punti. Attualmente abbiamo 15 gruppi di lavoro, uno dei quali si occupa dell’attuazione del Testo Unico 81»

Da chi è composta la Commissione da lei presieduta? E come viene eletta e che poteri ha?

«Le Commissioni di inchiesta sono previste dall’articolo 82 della Costituzione. Quando la Camera decide di procedere ad una inchiesta, la Commissione è nominata in modo che la sua composizione rispecchi la proporzione dei Gruppi parlamentari. La Camera può delegarne la nomina al Presidente. La Commissione d’inchiesta procede alle indagini con gli stessi poteri e le stesse limitazioni dell’autorità giudiziaria.»

Molti hanno detto che il Decreto Legislativo 106 Correttivo del Testo Unico 81 abbia svuotato gran parte del lavoro che nella passata legislatura era stato fatto per la sicurezza dei lavoratori. Qual è la sua opinione?

«Non complesso che l’impianto della legge sia rimasto intatto. Si può pensare a qualche miglioramento, che è fisiologico per un settore che vede comunque evolvere le attrezzature, le metodologie e le apparecchiature di lavoro. Ritengo comunque che il Testo Unico 81 sia una delle migliori leggi a livello europeo».

Può dare un messaggio ai lettori Quotidianosicurezza.it che si occupano di sicurezza nei luoghi di lavoro?

«La cosa più importante da ricordare è che la sicurezza non è un costo, ma un investimento».

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