“Criteri procedurali per la scelta e caratterizzazione dei Dispositivi di protezione individuale per il rischio biologico in attuazione degli adempimenti normativi del D.Lgs. 81/2008 e s.m.i”. Pubblicato da ex ISPESL attuale “Dipartimento igiene e lavoro” INAIL un documento tecnico contente valutazioni e indicazioni pratiche per l’utilizzo dei DPI nel lavoro medico, sanitario, ospedaliero.
La pubblicazione è stata realizzata da un tavolo tecnico che ha ospitato ricercatori dell’istituto nazionale coordinati dal Prof. Roberto Lombardi, medici competenti, RSPP e ASPP, responsabili e addetti dei servizi di prevenzione e prevenzione di un consistente numero di ASL italiane.
Affronta in ampio spettro l’importanza dei DPI nella prevenzione e nella tutela della salute in condizioni di lavoro medico esposto a rischio biologico. Le caratteristiche tecnico funzionali di tali dispositivi, per uso smaltimento e manutenzione; procedure e modalità di impiego utili nella gestione dirigenziale e per il management; il ruolo del datore di lavoro nell’attuazione di misure di sicurezza necessarie ai propri lavoratori. Misure di sicurezza che devono sfociare nella considerazione degli stessi DPI come misura inerente la stesura di un complessivo “Documento valutazione rischi”, in un complessivo e costante lavoro di sorveglianza e protezione all’interno del quale devono essere coinvolti e resi parte attiva i medici competenti e gli RSPP.
Allegate e parte pratica, performativa del corposo testo ISPESL, delle linee guida che affrontano l’utilizzo, la sterilizzazione, il lavaggio dei dispositivi di protezione individuale. Procedure figlie di un’analisi medico scientifica che ne ha individuato opportune modalità d’uso e di manutenzione al fine di ridurre i rischi per i lavoratori. Linee guida corredate da un compendio introduttivo che spiega l’importanza che possono avere guanti, maschere, per la protezione delle mani, del volto e delle vie respiratorie. L’importanza della marcatura CE, e in quanto ricettacolo di batteri e agenti biologici, della propria sterilizzazione.
Un documento tecnico quindi destinato agli operatori in quanto interessati in prima battuta, e alla complessiva macchina gestionale e dirigenziale dei presidi ospedalieri e delle strutture sanitarie. Al fine di una corretta gestione del rischio, della prevenzione e della tutela del lavoro.