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In arrivo il decreto per chi lavora in condizioni particolarmente gravose

ROMA –  Dopo esser stato approvato dal Consiglio dei Ministri arriva alla Commissione Lavoro della Camera dei Deputati lo schema di decreto legislativo che ridefinisce la mappa dei lavori usuranti.
Il decreto ha il fine di regolare l’accesso al pensionamento anticipato per lavoratori addetti a mansioni particolarmente gravose.

Secondo questo schema è prevista la possibilità di andare in pensione con tre anni di anticipo per alcune tipologie di lavoro tra i quali quelli svolti in ambienti che costringono a condizioni di lavoro particolarmente gravose:

  • in galleria, cava e miniera;
  • in camere ad aria compressa;
  • in spazi sottomarini;
  • ad alte temperature;
  • in spazi ristretti;
  • per asportazione di amianto.

Sono inoltre stati inseriti i lavori svolti su “linee catena”, i lavori notturni e la conduzione di alcuni  veicoli di trasporto collettivi quali autobus urbani.

Il decreto riprende ora il suo iter parlamentare dopo una lunga fase di arresto. La proposta di decreto era infatti stata avviata tre anni fa dall’allora ministro del lavoro Cesare Damiano, ora capogruppo PD in Commissione Lavoro, che salutando con soddisfazione la ripresa del percorso e la imminente promulgazione del decreto non può non evidenziare che il ritardo con cui il governo ha operato ha fatto sì che alcune migliaia di lavoratori ancora non potessero avvalersi dei benefici di questa legge di evidente giustizia sociale.

Ogni anno il numero di  lavoratori che, avendo svolto lavori usuranti per almeno sette sugli ultimi  dieci anni di lavoro, potrebbero beneficiare di questo provvedimento, si stima si attesti sui 5000.
Il costo del prepensionamento di questi lavoratori è già stanziato fino al 2017. Si attende quindi una pronta approvazione del decreto e la sua immediata entrata in vigore.

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