554.340 infortuni sul lavoro nel 2020, 1.270 i casi mortali, 45.023 le denunce di malattia professionale. Sono i numeri Inail del rapporto della Consulenza statistico attuariale dell’Istituto sugli Open data rilevati al 31 dicembre 2020.
I 554.340 infortuni nell’anno concluso equivalgono al 13,6% in meno rispetto al 2019, +16,% invece i casi mortali ovvero +181 decessi e di questi -30,1% in itinere e +34% sul luogo di lavoro.
Circa un quarto delle denunce e un terzo delle morti sul lavoro del 2020 sono imputabili al Covid.
-2,8% infortuni Industria e servizi passata dai 501.496 casi del 2019 ai 487.369 del 2020, -19,6% Agricoltura, -6,2% conto Sato, ma all’interno della gestione Industria e servizi si è registrato il +206% di infortuni in occasione di lavoro nella Sanità passata da 27.500 casi nel 2019 a 84mila nel 2020, con crescita esponenziale nei mesi di novembre +750%, tra 400%-500% marzo aprile ottobre e dicembre.
Uomini -22,1% infortuni sul lavoro, donne +1,7%. Fasce d’età: calo in tutte le fasce ma +3,2% 50-64 anni che ha fatto registrate +39,9% ottobre-dicembre 2020.
Aree geografiche: Nord-Ovest -4,1%, Centro -19,3%, Isole -18,8%, Sud -17,3% e Nord-Est -16,5%.
Malattie professionali: 5.023, 16.287 in meno rispetto al 2019 (-26,6%), simile sia per le donne che per gli uomini. Crescita nei mesi di febbraio +17% e +1% agosto. Tipo di patologia: 28.164 casi sistema osteo-muscolare e del tessuto connettivo, 5.060 sistema nervoso, 2.919 orecchio, 1.808 sistema respiratorio, 1.584 tumori.
Info: Inail Open data infortuni e malattie professionali nel 2020