ROMA – Dal 2008 al 2013 -36% di infortuni denunciati nei trasporti terrestri, 17mila i casi rilevati nel 2013 a fronte dei 27mila di cinque anni prima.
Nel numero di settembre 2014 del suo periodico Dati, Inail ha pubblicato i numeri relativi agli infortuni nel comparto trasporti terrestri, comparto che riguarda le attività di trasporto merci su condotte e trasporto passeggeri e merci su strade e che copre i due terzi del totale degli addetti al settore trasporti e logistica. Un settore che impiega all’incirca 1,4 milioni di persone.
In media il 44% degli infortuni indennizzati nell’intero settore riguarda i trasporti terrestri e in particolare di questo 44% tre casi su quattro i trasporti pesanti, ovvero legname, bestiame, rifiuti; un caso su quattro i trasporti passeggeri ovvero autobus, tranvie, taxi e funicolari; quote residuali nel trasporto ferroviario interurbano di passeggeri e in quello delle merci su ferrovia e mediante condotte di gas e liquidi.
In dettaglio. Per quanto riguarda le classi di età la più colpita è quella tra i 35 e i 49 anni (46%), quindi 50-64 (29%). Per territori: Nord-Ovest 29%, Nord-Est 26%, 45% distribuito tra Centro e Sud.
Dal 2009 al 2013 dimezzati i casi mortali, da 81 a 41, ma la percetuale è alta rispetto ai casi dell’intero settore trasporti e logistica, +73%, 8 morti su 10 si sono verificate nel trasporto merci su strada.
Malattie professionali. In diminuzione dal 2011, -12% tra il 2011 e il 2013, andamento contrario a quello registrato negli anni precedenti il 2011 dove il trend era invece in crescista. Il 76% dei casi di malattia denunciati interessano il sistema osteo-articolare.
Per approfondire: focus infortuni trasporti terrestri