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Amianto, presentato Ddl per gratuito patrocinio dello Stato a vittime e familiari

ROMA – Ammissione delle vittime dell’amianto e dei lavoro familiari al gratuito patrocinio dello Stato. È stato presentato ieri in Senato, in una conferenza stampa che si è tenuta nella Sala Caduti di Nassirya, il Ddl S. 1942 Disposizioni per l’ammissione delle vittime dell’amianto e dei loro familiari al patrocinio a spese dello Stato.

Ddl 1942

La proposta di legge mira a estendere la possibilità di godere del patrocinio dello Stato in sede processuale anche alle vittime dell’amianto e ai loro familiari, a garantire quindi quel pagamento delle spese processuali attualmente concesso a chi, a prescindere dal reddito, è stato vittima e dovrà affrontare un procedimento per reati come violenza sessuale, pedofilia, pedopornografia, maltrattamenti, stalking, mutiliazione di organi genitali femminili (Decreto legge 93/2013 contrasto violenza di genere).

Come si evince dalla nota apparsa ieri su sito Anmil, la proposta ha come prima firmataria la presidente della Commissione di inchiesta sugli infortuni sul lavoro senatrice Camilla Fabbri. Capofila di più di cinquanta senatori.

Sul sito del Senato è possibile ora consultare l’intero fascicolo dell’iter del Ddl. S 1942, che riporta in dettaglio i nomi di tutti i firmatari, le date dei passaggi parlamentari, le motivazioni a monte del provvedimento e il testo di legge.

Questo quanto la proposta di legge ha comunicato alla presidenza del Senato il 22 maggio 2015 in sede di presentazione dell’iniziativa parlamentare: “emerge il bisogno di sostenere non soltanto le vittime ma anche le loro famiglie affinché possano effettivamente esercitare il diritto di difesa in processi che si sviluppano sempre fino al terzo grado di giudizio, con esiti incerti, con oneri processuali gravosissimi, nell’ambito di processi penali con imputati di età avanzata, per attività di imprese che non esistono più. Si tratta, in breve, di processi penali che richiedono lunghissime attività processuali, oneri di difesa difficilmente sostenibili per famiglie di lavoratori, costi per i consulenti tecnici, e raccolta di prove a sostegno delle proprie richieste risarcitorie.

[…] Tutto ciò evidenzia la necessità di sostenere le spese legali delle vittime che altrimenti desisterebbero dalla costituzione di parte civile; di conseguenza diventerebbe pressoché impossibile poter ottenere l’effettivo risarcimento del danno.

[…] Pertanto risponde ad un’esigenza di giustizia sociale e di solidarietà processuale prevedere l’ammissione delle vittime dell’amianto che si costituiscono quali persone offese o quali parti civili al beneficio del patrocinio a spese dello Stato, ampliando la platea delle vittime che possono accedere a tale beneficio in deroga ai limiti di reddito previsto dal testo unico delle disposizioni legislative e regolamentari in materia di spese di giustizia, di cui al decreto del Presidente della Repubblica 30 maggio 2002, n. 115“.

Il disegno di legge, una volta approvato, andrebbe appunto a modificare l’articolo 76, comma 4-ter, del Testo unico delle disposizioni legislative e regolamentari in materia
di giustizia, di cui al decreto del Presidente della Repubblica 30 maggio 2002, n. 115, aggiungendo dopo “609-undecies del codice penale” la seguente frase: “e dei reati di cui agli articoli 434, 437, 449, 575, 582, 589 e 590 del codice penale commessi in danno di persone esposte ad amianto“.

La copertura finanziaria verrebbe valutata in 2,5 milioni di euro l’anno a partire dal 2016, garantita dalla riduzione delle risorse del Fondo di cui all’articolo 10, comma 5, del decreto-legge 29 novembre 2004, n. 282, convertito, con modificazioni,
dalla Legge 27 dicembre 2004, n. 307.

Conferenza amianto

A margine della conferenza stampa di presentazione della proposta di legge, la senatrice Silvana Amati, tra i firmatari del provvedimento, ha annunciato che il 30 novembre 2015 dovrebbe tenersi in Senato, la prossima “Conferenza nazionale sull’amianto”.

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