ROMA – Il Consiglio dei ministri ha diramato con una nota apparsa ieri sera sul proprio sito i contenuti dell’atteso disegno di legge sulle “Semplificazioni”.
Il nuovo provvedimento, notificato al termine della seduta terminata alle 18.35 del 19 giugno contiene misure destinate alla “sburocratizzazione dell’amministrazione” e prosegue nelle intenzioni evidenziate dal Governo con l’approvazione del decreto legge “Fare” pubblicato lo scorso 15 giugno. “Si tratta di norme funzionali alla riduzione degli oneri amministrativi e informativi a carico di cittadini e imprese e utili per il rilancio dell’economia e l’ammodernamento del Sistema Paese”. “Di misure di semplificazione a costo zero che, in coerenza con precisi impegni assunti in sede comunitaria, permettono, come richiesto anche dalle maggiori associazioni imprenditoriali, di ridurre gli oneri amministrativi gravanti sulle imprese”.
Prima di elencare la parte che potrebbe interessarci dei provvedimenti inseriti nel nuovo disegno di legge, segnaliamo come almeno leggendo il comunicato del Governo, non siano state annoverate nel ddl le misure riguardanti espressamente la sicurezza sul lavoro, misure che dalle bozze circolate nei giorni scorsi in Rete sembrava dovessero farne parte.
Ci riferiamo a misure riguardanti il Duvri per i settori a basso rischio, la semplificazione nell’edilizia per i cantieri inferiori a dieci uomini giorno, la riduzione a 45 giorni del termine per Inail di effetturare visite periodiche, le attività formative per dirigenti preposti, l’aggiornamento Rspp, il concetto si solidità e stabilità degli edifici che ospitano luoghi di lavoro, la consultazione telematica dei Rls.
Questi provvedimenti sembrano quindi scomparsi dal disegno di legge e ne rimane traccia soltanto in alcuni passaggi. E proprio da questi passaggi partiamo per la lettura del testo.
Sorveglianza sanitaria. “Per semplificane degli adempimenti in materia di sorveglianza sanitaria, si prevede che la visita medica precedente alla ripresa del lavoro sia effettuata soltanto nel caso in cui la patologia sia correlata ai rischi professionali“.
Comunicazione infortuni sul lavoro. “Si elimina l’obbligo a carico del datore di lavoro di inviare all’Inail le certificazioni mediche di infortunio sul lavoro e di malattia professionale poiché la comunicazione verrà fatta direttamente dal medico”.
Per quanto concerne l’edilizia il disegno propone “la realizzazione di varianti ai permessi di costruire che non costituiscono variazioni essenziali, assoggettandole alla SCIA“. Varianti che possono esistere “a condizione della conformità alle prescrizioni urbanistico-edilizie e dell’avvenuta acquisizione degli atti di assenso in materia ambientale e paesaggistica, nonché di quelli previsti dalle altre norme di settore aventi incidenza sulla disciplina dell’attività edilizia e in particolare delle norme antisismiche, di sicurezza, antincendio, igienico-sanitarie e di quelle relative all’efficienza energetica. Tali segnalazioni costituiscono parte integrante del procedimento relativo al permesso di costruire dell’intervento principale e possono essere presentate prima della dichiarazione di ultimazione dei lavori”.
Quindi gli appalti. “Si modifica il codice dei contratti pubblici, semplificando le procedure per agevolare la partecipazione alle gare da parte delle piccole e medie imprese. In particolare, si prevede che le stazioni appaltanti devono motivare le ragioni della mancata suddivisione dell’appalto in lotti; l’Autorità per la Vigilanza sui contratti pubblici vigilerà sul rispetto di tale adempimento”.
“Al fine di promuovere lo sviluppo del partenariato pubblico privato, si riconosce alle amministrazioni aggiudicatrici la possibilità di far ricorso a centrali di committenza, anche per l’affidamento dei contratti di concessione di lavori. Si prevede che, in caso di risoluzione di un rapporto concessorio per motivi attribuibili al concessionario, gli enti finanziatori del progetto possono evitare la risoluzione designando una società che, in un termine non inferiore a 120 giorni, subentri nella concessione al posto del concessionario”.
Introdotte misure anche per quanto riguarda il settore agricolo e agroindustriale e la gestione dei rifiuti. “Si escludono dall’obbligo di iscrizione all’Albo nazionale dei gestori ambientali gli imprenditori agricoli che effettuano direttamente il trasporto di rifiuti pericolosi e non pericolosi di propria produzione e, in agricoltura, si prevede la possibilità di assunzioni collettive di lavoratori da parte di gruppi di imprese facenti capo allo stesso gruppo o riconducibili ad uno stesso proprietario ovvero ad uno stesso nucleo familiare.
Inoltre, si facilita la tenuta della contabilità degli imprenditori agricoli, consentendo agli imprenditori agricoli obbligati alla tenuta del registro di carico-scarico di delegare la tenuta degli stessi alla cooperativa agricola di cui sono soci”.
Gestione della privacy in azienda. “Ai fini del trattamento dei dati personali previsto dal Codice della privacy, qualsiasi imprenditore, anche individuale, è considerato e trattato come persona giuridica: quindi, escluso dal trattamento dei dati personali ivi previsto”.
Tutor d’impresa. “Il ddl introduce inoltre la figura di un tutor per le imprese che le segue passo passo nella loro attività, dall’inizio alla conclusione dei procedimenti. Nello specifico: informa sulle normative ad hoc che si possono applicare e su tutti gli adempimenti necessari per l’esercizio dell’attività produttiva. Il tutor garantisce l’osservanza delle migliori prassi amministrative e delle disposizioni in materia di semplificazione. Ministro per la Pubblica Amministrazione e la Semplificazione e Ministro dello Sviluppo Economico curano ogni anno, in collaborazione con le Regioni, l’ANCI, Unioncamere e le associazioni di imprese, la pubblicazione delle migliori prassi amministrative sul portale”.
Info: ddl Semplificazioni Governo Italiano.