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Uso “pass vaccinali”, la nota del Garante privacy

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No ai “pass vaccinali” senza una legge nazionale. Con una nota del 1° marzo il Garante per la privacy si esprime sulla possibilità di introdurre in Italia l’uso di sistemi che possano dimostrare la vaccinazione di una persona ai fini dell’accesso a strutture, servizi, locali.

La nota è indirizzata ai decisori pubblici e agli operatori privati e ricordando l’estrema sensibilità dei dati sulla vaccinazione e sulla salute della persona, diritti fondamentali e libertà costituzionali riferisce:

“Il Garante ritiene, pertanto, che il trattamento dei dati relativi allo stato vaccinale dei cittadini a fini di accesso a determinati locali o di fruizione di determinati servizi, debba essere oggetto di una norma di legge nazionale, conforme ai principi in materia di protezione dei dati personali (in particolare, quelli di proporzionalità, limitazione delle finalità e di minimizzazione dei dati), in modo da realizzare un equo bilanciamento tra l’interesse pubblico che si intende perseguire e l’interesse individuale alla riservatezza”.

Sarà illeggittimo l’uso di ogni app e pass senza una base giuridica approvata e conforme al Regolamento UE 2016/679 e sulla quale il Garante dovrà comunque pronunciarsi.

Info: Garante privacy no pass vaccinali senza legge nazionale

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