ROMA – Il Consiglio dei Ministri ha approvato nella seduta del 16 aprile uno schema di decreto che contiene sanzioni a carico dei datori di lavoro che impiegano lavoratori di Paesi terzi con soggiorno irregolare. Il provvedimento verrà inviato ora al parere delle Commissioni parlamentari.
Le sanzioni introdotte prevedono la condanna per il datore di lavoro anche in sentenza non definitiva, perseguibile per i reati di favoreggiamento dell’immigrazione clandestina, impiego di minori in attività illecita, reclutamento per prostituzione e sfruttamento della prostituzione, intermediazione illecita, sfruttamento del lavoro, assunzione lavoratori senza permesso di soggiorno o con permesso scaduto.
Lo stesso datore di lavoro non potrà più godere dei nulla osta per le sue successive attività imprenditoriali.
Prevista l’introduzione di un sistema premiale per i lavoratori che denunceranno o coopereranno nei procedimenti penali in merito esclusivamente al reato di sfruttamento lavorativo. La persona che deciderà di collaborare potrebbe ottenere il rilascio di un permesso di soggiorno della durata del corso del procedimento penale che egli stesso a contribuito ad attivare. Previste sanzioni pecuniarie anche per le persone giuridiche ree.
Il decreto infine propone di instaurare una programmazione annuale delle attività di vigilanza e la conseguente comunicazione da parte del Ministero del lavoro e delle politiche sociali del numero delle ispezioni annuali e dei risultati conseguiti alla Commissione europea.
Info: Consiglio dei Ministri del 16 aprile 2012.