BRUXELLES -Pubblicato il 14 novembre in Gazzetta Ufficiale UE (GUUE L 316/12), il Regolamento (UE) n. 1025/2012 del Parlamento europeo e del Consiglio del 25 ottobre 2012 sulla normazione europea, che modifica le direttive 89/686/CEE e 93/15/CEE del Consiglio nonché le direttive 94/9/CE, 94/25/CE, 95/16/CE, 97/23/CE, 98/34/CE, 2004/22/CE, 2007/23/CE, 2009/23/CE e 2009/105/CE del Parlamento europeo e del Consiglio e che abroga la decisione 87/95/CEE del Consiglio e la decisione n. 1673/2006/CE del Parlamento europeo e del Consiglio. La norma entrerà in vigore il 4 dicembre prossimo e si applicherà a decorrere dal 1° gennaio 2013.
Tra gli obiettivi primari del documento il primo sarà migliorare il sistema di normazione, semplificarne le procedure e renderle più snelle e veloci anche con la finalità di favorire la partecipazione ai processi di parti storicamente “più deboli” quali micro, piccole e medie imprese, consumatori e organizzazioni sociali. Ancora, il porre l’attenzione su una maggiore ostenibilità di prodotti e processi, per cui sono maggiormente considerati sia l’impatto ambientale del ciclo di vita di prodotti e dei servizi, sia l’uso efficiente delle risorse.
Sono state quindi stabilite norme che riguardano “la cooperazione tra le organizzazioni europee di normazione, gli organismi nazionali di normazione, gli Stati membri e la Commissione, l’elaborazione di norme europee e prodotti della normazione europea per i prodotti e per i servizi, a sostegno della legislazione e delle politiche dell’Unione, l’identificazione delle specifiche tecniche delle TIC cui è possibile fare riferimento, il finanziamento della normazione europea e la partecipazione dei soggetti interessati alla normazione europea”.
Il regolamento interviene in materia di trasparenza e coinvolgimento dei soggetti interessati, sottolineando l’importanza della chiarezza nei programmi di lavoro degli organismi di normazione e soprattutto della trasparenza delle norme.
L’art. 6 del regolamento, “Acceso alle norme da parte delle PMI” si esprime in questo modo:
“1. Gli organismi di normazione nazionali incoraggiano e facilitano l’accesso delle PMI alle norme e ai processi di sviluppo delle stesse, al fine di conseguire un più alto livello di partecipazione al sistema di normazione, per esempio tramite:
a) l’individuazione, nel quadro dei rispettivi programmi di lavoro annuali, di progetti di normazione di particolare interesse per le PMI;
b) la concessione alle PMI dell’accesso alle attività di normazione senza obbligo di adesione a un organismo di normazione nazionale;
c) la concessione di un accesso gratuito o di tariffe speciali per partecipare alle attività di normazione;
d) la concessione dell’accesso gratuito ai progetti di norme;
e) la messa a disposizione gratuita di estratti di norme sui rispettivi siti Internet;
f) l’applicazione di tariffe speciali per la fornitura di norme o l’offerta di pacchetti di norme a prezzo ridotto”.
Per approfondire: Regolamento (UE) n. 1025/2012.