ROMA – Lo scorso 13 novembre la Conferenza Stato Regioni ha approvato il testo definitivo del Piano nazionale per la prevenzione (Pnp) per gli anni 2014-2018. Ora il piano diviene operativo e le Regioni dovranno recepirlo con delibera entro il 31 dicembre 2014, impegnandosi ad adottarne le indicazioni entro il 31 maggio 2015. 200 milioni di euro le risorse stanziate per l’attuazione.
Questa in sintesi la vision del nuovo piano, per la promozione della salute umana e della
prevenzione: affermare il ruolo cruciale della promozione per lo sviluppo della società e della sostenibilità e del contrasto delle diseguaglianze; porre gli individui e le popolazioni al centro degli interventi; gestire la sfida costo- efficacia degli interventi; perseguire un uso responsabile delle risorse.
Quattro le priorità di intervento a monte dei macro obiettivi: “Ridurre il carico di malattia”, “Investire sul benessere dei giovani”; “Rafforzare e confermare il patrimonio comune di pratiche preventive”; “Rafforzare e mettere a sistema l’attenzione a gruppi fragili”; “Considerare l’individuo e le popolazioni in rapporto al proprio ambiente”.
Questi i macro obiettivi:
- “Ridurre il carico prevenibile ed evitabile di morbosità, mortalità e disabilità delle
malattie non trasmissibili; - Prevenire le conseguenze dei disturbi neurosensoriali;
- Promuovere il benessere mentale nei bambini adolescenti e giovani;
- Prevenire le dipendenze da sostanze e comportamenti;
- Prevenire gli incidenti stradali e ridurre la gravità dei loro esiti;
- Prevenire gli incidenti domestici e i loro esiti;
- Prevenire gli infortuni e le malattie professionali;
- Ridurre le esposizioni ambientali potenzialmente dannose per la salute;
- Ridurre la frequenza di infezioni/malattie infettive prioritarie;
- Attuare il Piano nazionale integrato dei Controlli per la prevenzione in sicurezza
alimentare e sanità pubblica veterinaria”.
Per quanto riguarda gli infortuni sul lavoro e le malattie professionali, il piano parte col richiamare i recenti accordi di settore. Proposte per una strategia nazionale di prevenzione degli infortuni sul lavoro e delle malattie professionali” approvate dalla Commissione consultiva il 29 maggio 2013; Indirizzi per la realizzazione degli interventi in materia di prevenzione a tutela della salute e sicurezza nei luoghi di lavoro per l’anno 2012; Indicazioni ai Comitati regionali di Coordinamento per la definizione della programmazione per l’anno 2013 delle attività di vigilanza ai fini del loro coordinamento“; Indirizzi 2013 per la realizzazione nell’anno 2014 di linee comuni delle politiche nazionale i il coordinamento della vigilanza in materia di tutela della salute e sicurezza sul lavoro; infine i piani nazionali per la prevenzione nell’edilizia e nell’agricoltura e le semplificazioni previste dalla L 98/2013 (Del Fare).
I prossimi obiettivi dovranno interessare:
- “Perfezionamento dei sistemi di conoscenza di rischi e dei danni da lavoro” (Sinp, Informo, Malprof, servizi Asl, Occam, dati dai medici competenti Ndr);
- Rafforzamento del coordinamento tra istituzioni e partenariato economico sociale e tecnico scientifico;
- Mmiglioramento dell’efficacia delle attività di controllo e della compliance da parte dei destinatari delle norme” (Asl, Inail, Direzioni del lavoro Ndr).
Quattro infine gli ambiti sui quali intervenire per la macro area Ridurre esposizioni ambientali potenzialmente dannose per la salute;
- “Valutazione e gestione degli impatti sulla salute di problematiche ambientali;
- Esposizioni a inquinanti chimici, fisici, microbiologici in ambienti confinati e non, inquinamento indoor e outdoor;
- Esposizione a sostanze chimiche (a partire dal Saicm- Strategic approach to
international chemical management e dal Regolamento Reach Ndr); - Inquinamento indoor;
- Inquinamento matrici ambientali;
- Esposizione ad agenti fisici: Cem e Uv”.
Info: Stato-Regioni intesa Piano nazionale prevenzione 2014-2018