REGGIO CALABRIA – Con l’approvazione definitiva in Consiglio della Regione Calabria giunge al termine l’iter legislativo della proposta riguardante “Disposizioni dirette alla tutela della sicurezza e alla qualità del lavoro, al contrasto e all’emersione del lavoro non regolare” che, dal 12 marzo, diventerà legge regionale.
La norma, già presentata in queste pagine ( leggi anche “Sicurezza e qualità del lavoro, in arrivo legge Regione Calabria” ), è stata illustrata in aula dal consigliere Gianluca Gallo, e, accolta positivamente dai consiglieri di tutti gli schieramenti, approvata all’unanimità.
Tra i provvedimenti in arrivo ricordiamo primo fra tutti l’istituzione della C.A.E. Centrale di allarme emersione, una banca dati nella quale vengono registrate le imprese alle quali sono state accertate in via definitiva infrazioni in materia di lavoro sommerso e non regolare e in materia di sicurezza sui luoghi di lavoro. La segnalazione di reiterate infrazioni alla C.A.E. costituisce causa di esclusione dell’impresa dai bandi regionali, ove le infrazioni accertate non vengano regolarizzate prima della partecipazione agli stessi bandi.
Previsti inoltre strumenti di controllo e sanzionatori per chi non rispetta le regole e meccanismi di premialità connessi alla salute e sicurezza del lavoro per le aziende che rispettino i parametri di legge.
“Si tratta di un salto di qualità concettuale e di civiltà per la Calabria” – ha dichiarato Francescantonio Stillitani, assessore al Lavoro e alla Formazione – “è la prima legge regionale sul contrasto al lavoro irregolare che viene approvata dal Consiglio. Ci sono dei punti qualificanti quali la creazione di una centrale allarme emersione, la costituzione di una cabina di regia che coordinerà tutti i soggetti coinvolti che si interessano di lavoro irregolare e l’individuazione di parametri di regolarità di congruità del lavoro.”
In merito al contrasto al lavoro irregolare aggiunge: “Stiamo ottenendo buoni risultati, nell’ultimo anno in Calabria il lavoro in nero è diminuito di 7.000 unità, siamo passati, infatti, da 149.000 a 142.000 lavoratori irregolari. L’approvazione di questa legge consentirà di migliorare ulteriormente questi dati, con tutto quello che ne consegue in termini di ricadute positive per i lavoratori. Questa normativa oltre ad un’attività punitiva del lavoro irregolare, prevede una campagna di informazione e concertazione con le associazioni datoriali che permetteranno alle imprese di conoscere quali sono le modalità di assunzione, oltre a spiegare alle stesse che non conviene più mantenere, sotto forma irregolare, un lavoratore”.
Info: Approvazione in Consiglio Regione Calabria (PDF).