ROMA – Pubblicata dal ministero del Lavoro la relazione finale dell’istruttoria tecnica condotta dal Gruppo di lavoro sulla governance degli Enti previdenziali e assicurativi pubblici.
Il gruppo, è stato costituito nel maggio scorso con decreto ministeriale, ed è composto dal presidente di Sezione della Corte dei Conti, Bruno Bove e dal presidente di Sezione del Consiglio di Stato, Carmine Volpe, coordinati dal professor Giovanni Valotti, dell’Università Bocconi, con lo scopo di definire linee di intervento per la riforma della governance degli Enti previdenziali e assicurativi pubblici, specificatamente INPS e INAIL.
L’azione rientra tra i provvedimenti relativi al risanamento della finanza pubblica e alla riduzione della spesa.
Il documento ha l’obiettivo di relazionare al ministro del Lavoro “elementi di conoscenza e valutazione utili per attivare i necessari confronti a livello politico e con le parti sociali, finalizzati alla definizione di una proposta di revisione della governance”. La funzione della relazione è quindi quella di ricostruire la situazione in essere, metterne in luce punti di forza e criticità e condurre una ricognizione su modelli di governance attuati anche nel settore privato e in istituzioni omologhe di altri paesi. Non rientra nel mandato del gruppo di lavoro predisporre ipotesi di cambiamento ma solo fornire tutti gli elementi necessari a condurre la discussione che potrà portare a tali trasformazioni.
Il documento muove da un breve inquadramento del tema della governance, nel pubblico e nel privato per poi ricostruire nello specifico la situazione in essere relativamente al modello adottato in INPS e INAIL, evidenziandone le relative criticità. Passa poi a relazionare sull’evoluzione dei modelli di governance nel settore privato, in alcuni ambiti del settore pubblico e negli istituti previdenziali e assicurativi pubblici a livello internazionale. Sulla base di quanto recepito si presentano quindi i possibili interventi di adeguamento del modello di governance di INPS e INAIL, gli effetti attesi da tale adeguamento e gli interventi necessari per l’attuazione dello stesso.
L’attività istruttoria è stata condotta attraverso l’analisi approfondita della documentazione esistente in merito al tema della governance di INAIL e INPS, dei regolamenti interni agli Istituti e di ulteriori fonti. Il gruppo di lavoro ha poi condotto una ricognizione sull’evoluzione dei modelli di governance in altri contesti:
- “nel settore privato;
- nelle agenzie pubbliche in Italia, con particolare riferimento all’Agenzia delle Entrate;
- negli istituti assicurativi e previdenziali pubblici in altri Paesi;
- nei fondi pensione privati e nelle società assicurative”.
Infine, come stabilito in sede di decreto di costituzione, il gruppo ha richiesto approfondimenti in merito al tema della governance agli organi degli Enti: il presidente, il presidente del CIV, il direttore generale, il presidente del Collegio dei Sindaci e il magistrato della Corte dei Conti delegato al controllo. Gli aprofondimenti sono altersì stati acquisiti anche per tramite di incontri congiunti tra i soggetti che ricoprono la stessa carica nei due Istituti i presidenti, i direttori generali.
L’istruttoria condotta ha quindi permesso di ravvisare un modello d governance adeguato cioè un modello capace di garantire “una condotta rispettosa dei fini dell’istituzione, capace di promuovere l’interesse pubblico e quello delle principali categorie di stakeholder, corretta sul piano formale, ovvero rispettosa delle normative e procedure vigenti, responsabile ed efficiente nell’uso delle risorse, efficace nella qualità e nella snellezza dei processi decisionali, in grado di assicurare la massima trasparenza verso l’esterno”.
Gli obiettivi individuati per perseguire tale modello, adeguando l’attuale modello di governance di INPS e INAIL, sono:
- “la valorizzazione del ruolo di vigilanza del Parlamento e dei ministeri competenti;
- la salvaguardia del principio di rappresentatività delle parti sociali nel governo degli Enti;
- la garanzia di adeguati livelli di professionalità nell’esercizio delle funzioni assegnate ai diversi organi;
- lo snellimento degli organi, finalizzato a promuovere al tempo stesso una più precisa responsabilizzazione dei relativi componenti ed un contenimento dei costi collegati;
- la promozione di processi decisionali chiaramente definiti, tali da evitare sia possibili conflitti di competenza che eccessivi accentramenti di poteri e, al tempo stesso, da promuovere la rapidità di perfezionamento delle decisioni;
- il garantire, di conseguenza, la tempestività nella gestione del generale processo di pianificazione, programmazione, attuazione, controllo e valutazione;
- l’assicurare una diretta responsabilizzazione dei diversi organi e ruoli in merito alle categorie di risultati dei quali rispondono;
- l’assicurare la correttezza dei procedimenti, sul piano giuridico-formale, e la verifica costante della compliance;
- il garantire l’efficacia del sistema dei controlli, attraverso un coordinamento e rafforzamento dei controlli esistenti;
- la promozione del massimo livello di trasparenza, sull’utilizzo delle risorse e sui risultati prodotti, oltre che sullo stesso sistema di governance”.
Per approfondire: Governance degli enti previdenziali e assicurativi pubblici.