ROMA – Presentati dal Ministero del Lavoro i dati delle ispezioni sul lavoro irregolare condotte nei primi dei tre mesi dell’anno.
Sono state 65.589 le imprese ispezionate (+7% rispetto allo stesso periodo del 2012), e di queste il 62% è risultato irregolare.
Rilevata diminuzione del lavoro nero pari all’8% con 21.866 lavoratori sommersi accertati.
Nel lavoro irregolare tassi più alti in edilizia (55% delle aziende ispezionate), agricoltura 850%), terziario e industriale (46%).
Il rapporto è stato presentato il 1° luglio dal ministro del Lavoro e delle Politiche sociali Enrico Giovanni. “Uno sforzo straordinario nonostante la scarsità di risorse a disposizione” – ha dichiarato il sottolineato il Ministro del Lavoro e delle Politiche Sociali, Enrico Giovannini.
Ancora, dal comunicato del ministero si legge che “nel ribadire l’impegno per il raggiungimento degli obiettivi per l’anno 2013, circa 240.000 ispezioni concentrate verso forme di irregolarità nella gestione dei rapporti di lavoro, il Ministro ha ricordato le misure contenute nel DL 76/2013 appena approvato, tra cui l’importanza attribuita alla tutela dei lavoratori sotto il profilo della regolarità contrattuale e in materia di salute e sicurezza sui luoghi di lavoro. A questo proposito, ha ricordato il Ministro Giovannini, il decreto prevede che la rivalutazione del 9,6% delle sanzioni in caso di irregolarità sia in parte utilizzata per progetti e azioni rivolti alla sicurezza”.
Info: dati lavoro irregolare.