ROMA – Approvato ieri dall’Osservatorio nazionale sulla condizione delle persone con disabilità del Ministero del Lavoro il primo Programma d’azione italiano per la promozione dei diritti e l’integrazione delle persone con disabilità.
Il programma avrà respiro biennale e indica quanto il nostro Paese dovrà compiere per la promozione e la tutela dei diritti di persone con disabilità, come indicato dalla Strategia europea sulla disabilità 2010-2020 e dalla Convenzione ONU del 2009.
Rientra infine nelle attività che il Ministero del Lavoro ha definito per la tutela della disabilità e della non autosufficienza:
- “promuovere, sostenere e coordinare progetti ed iniziative finalizzate all’inclusione delle persone con disabilità, alla promozione dell’accesso a tutto per tutti, alla partecipazione attiva nello sviluppo sociale nonché a diffondere una nuova cultura della disabilità, fondata sul riconoscimento della pari dignità e delle pari opportunità per tutti;
- assicurare la piena attuazione della normativa in materia di disabilità, con particolare riferimento alla legge quadro 5 febbraio 1992, n. 104 e successive modificazioni, alla legge 8 novembre 2000, n. 328, alla disciplina sulla tutela giuridica anche attraverso attività di assistenza e consulenza sull’applicazione delle normative;
- fornire supporto informativo ad istituzioni e cittadini anche al fine di verificare adeguati standard di qualità e utilizzabilità dei servizi socio-assistenziali.
- curare le attività volte alla predisposizione di iniziative legislative nonché a promuovere analisi e rapporti sulla condizione delle persone con disabilità;
- assicurare il raccordo con le organizzazioni rappresentative delle persone con disabilità, con le organizzazioni di volontariato, delle parti sociali, e con le formazioni della cittadinanza attiva per la promozione e il coordinamento di interventi in favore delle persone con disabilità;
- favorire lo scambio di buone pratiche, anche in raccordo con le regioni e gli enti locali, in materia di integrazione delle persone con disabilità, assistenza, progetti innovativi per la vita indipendente, “dopo di noi”.
- partecipare alle attività promosse dall’Unione europea, dal Consiglio d’Europa, dalle Nazioni Unite e da altri organismi internazionali nel campo della disabilità anche in collaborazione con le competenti istituzioni di altri Paesi”.
Il testo dovrà passare ora alla lettura del Consiglio dei Ministri e al parere della Conferenza Unificata, prima dell’azione finale con Decreto del Presidente della Repubblica.
Info: primo Programma azione italiano disabilità.