ROMA – Emanata dal Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali, in qualità di rappresentante in Italia di PROGRESS, Programma comunitario per l’occupazione e la solidarietà sociale, la prima informativa sul Piano di lavoro annuale 2013 e relativi bandi in corso.
Sono cinque le priorità trasversali che la Commissione Europea prevede di conseguire: modernizzare il mercato del lavoro e sostenere l’occupazione, soprattutto dei giovani e dei disoccupati di lungo periodo; aggiornare i sistemi di protezione sociale e combattere la povertà; adeguare la normativa ai nuovi modelli di lavoro, inclusi i nuovi rischi per la salute e la sicurezza sul lavoro; promuovere le pari opportunità, i diritti delle persone disabili e la parità di genere nell’occupazione e nelle politiche sociali.
- Il 44,5% del bilancio annuale del Programma sarà destinato all’aumento della condivisione di informazioni e conoscenze;
- il 26% al miglioramento dell’operatività delle reti delle Ong che operano a livello europeo;
- il 16% allo sviluppo di politiche basate sull’evidenza (circa del bilancio annuale);
- il 12%alla promozione della qualità del dibattito politico.
Tre i bandi del piano attualmente in corso:
- in scadenza il 31 gennaio 2013 il bando Sostegno alle azioni nazionali per la parità tra donne e uomini, in particolare nei ruoli decisionali relativi all’economia;
- scade il 15 febbraio 2013 l’invito Call for proposals for social policy experimentations dedicato al miglioramento della qualità e dell’efficacia delle politiche sociali e a facilitare il loro adeguamento ai nuovi bisogni sociali e alle sfide della società umana;
- scade il primo marzo 2013 l’invito a presentare proposte dal titolo PARES, PARtnerships between Employment Services – Iniziativa Faro Un’Agenda per nuove competenze e per l’occupazione – Europa 202.
Info: Programma PROGRESS.
Pubblicati i 24 gennaio risposte a tre nuovi interpelli.
Il primo interpello è stato posto dall’Associazione Generale Cooperative Italiane, Confcooperative e Legacoop che chiedono chiarimenti in ordine alla possibilità “che il regolamento interno, approvato dall’assemblea di una cooperativa ex art. 6, L. n. 142/2001, contempli l’istituto della sospensione del rapporto di lavoro con i soci lavoratori”.
Il secondo interpello è stato presentato dal Consiglio Nazionale dell’Ordine dei Consulenti del Lavoro per conoscere se una richiesta di DURC relativa a una società di capitali debba prevedere la verifica anche sulla posizione personale dei singoli soci.
Questa la sintesi della risposta: “il controllo di regolarità nei versamenti contributivi deve essere effettuato sulla contribuzione dovuta dai datori di lavoro per i lavoratori con rapporto di lavoro subordinato e dai committenti/associanti che occupano lavoratori con rapporti di collaborazione coordinata e continuativa, resa anche nella modalità a progetto, aventi per oggetto la prestazione di attività svolte senza vincolo di subordinazione.
[…] La posizione dei soci, pertanto, non deve essere oggetto di verifica al fine del rilascio del DURC che sia richiesto per effettuare il controllo di regolarità della società di capitali nella quale la stessa posizione è rivestita.
Tale verifica appare invece necessaria in caso di società di persone ed in relazione al
versamento contributivo dovuto dal socio sulla propria posizione, così come del resto già
evidenziato da questo Ministero con circ. n. 5/2008″. (Leggi anche l’approfondimento di Enzo Gonano del 30 gennaio 2013).
Terzo interpello, presentato da Federambiente, chiede una corretta individuazione del campo applicativo dell’art. 3, comma 14 della L. n. 92/2012 e in particolare una precisa definizione di “consolidati sistemi di bilateralità”, laddove la legge “prevede la possibilità di affidare alle parti sociali dei settori in cui siano operanti “consolidati sistemi di bilateralità”, l’introduzione di “misure intese ad assicurare ai lavoratori una tutela reddituale in costanza di rapporto di lavoro, in caso di riduzione o sospensione dell’attività lavorativa, correlate alle caratteristiche delle attività produttive interessate”.
Info: interpelli 24 gennaio 2013.
Leggi anche: DURC imprese concordato preventivo.