ROMA – Collaborazione, dati, ispezioni, scambio di buone prassi. È stato siglato dall’Ispettorato nazionale del lavoro e dalla Consigliera nazionale di parità un protocollo di intesa per il coordinamento nelle attività di vigilanza su pari opportunità e lavoro, e per la condivisione di informazioni.
“Nelll’espletamento delle funzioni istituzionali, le parti si impegnano a dare nuovo impulso alla consolidata collaborazione volta a favorire la piena applicazione della normativa in materia di parità e di pari opportunità tra uomo e donna e ad attivare efficaci azioni di contrasto alle discriminazioni di genere, con particolare riferimento al ruolo genitoriale di lavoratori e lavoratrici“.
L’intesa avrà validità quinquennale con possibilità di proroga, oggetto saranno i controlli e le attività informative finalizzate alla corretta applicazione di quanto previsto da provvedimenti come:
- D. Lgs. 26 marzo 2001, n. 151 Testo unico delle disposizioni legislative in materia di tutela e sostegno della maternità’ e della paternità, a norma dell’articolo 15 della legge 8 marzo 2000, n. 53;
- D. Lgs. 23 aprile 2004 n. 124, Razionalizzazione delle funzioni ispettive in materia di previdenza sociale e di lavoro;
- D. Lgs. 30 maggio 2005, n. 145 Attuazione della direttiva 2002/73/CE in materia di parita’ di trattamento tra gli uomini e le donne, per quanto riguarda l’accesso al lavoro, alla formazione e alla promozione professionale e le condizioni di lavoro;
- D. Lgs. 11 aprile 2006, n. 198 Codice delle pari opportunità tra uomo e donna;
- D.Lgs. 25 gennaio 2010, n. 5 Attuazione della direttiva 2006/54/CE relativa al principio delle pari opportunità e della parità di trattamento fra uomini e donne in materia di occupazione e impiego (rifusione);
- D. Lgs. 15 giugno 2015, n. 80 Misure per la conciliazione delle esigenze di cura, di vita e di lavoro, in attuazione dell’articolo 1, commi 8 e 9, della legge 10 dicembre 2014, n. 183;
- D. Lgs. 14 settembre 2015, n. 151 Disposizioni di razionalizzazione e semplificazione delle procedure e degli adempimenti a carico di cittadini e imprese e altre disposizioni in materia di rapporto di lavoro e pari opportunità, in attuazione della legge 10 dicembre 2014, n. 183.
La collaborazione tra i due enti dovrà avvenire innanzitutto attraverso la comunicazione bilaterale tra ispettorati interregionali/territoriali e consigliere o consiglieri regionali o provinciali, di casi discriminatori riscontrati durante le ispezioni, dei rapporti ex art. 46, D. Lgs. n. 198/2006 per aziende con più di 100 dipendenti. L’Inl dovrà quindi esaminare le richieste in maniera tempestiva e procedere agli accertamenti.
L’Ispettorato fornirà alla Consigliera nazionale di parità i dati sulle ispezioni in materia discriminazioni sul lavoro e dimissioni/risoluzioni consensuali. Previste attività formative e informative comuni, incontri istituzionali e quindi scambio di buone prassi.
Articolo 5. “Le parti si impegnano a rilevare e diffondere le buone prassi e le misure di intervento adottate sul
territorio nazionale per la verifica e l’attuazione effettiva del principio delle pari opportunità, nonché
a monitorare i risultati concretamente conseguiti”.
Info: Ministero Lavoro protocollo intesa Inl e Consigliera nazionale di parità