ROMA – Il comandante generale della Guardia di Finanza Nino Di Paolo e il direttore dell’attività ispettiva del Ministero del Lavoro Paolo Pennesi hanno firmato lo scorso 28 ottobre una Convenzione che sancisce la collaborazione dei due organismi per l’emersione di lavoro irregolare e la protezione di lavoratori che sono vittime di sfruttamento e non tutelati dal punto di vista della salute e della sicurezza.
Nel dettaglio la convenzione stabilisce un reciproco scambio di dati e informazioni e la programmazione di interventi contestuali da parte delle due organizzazioni congiunte.
La Guardia di Finanza riferirà alle Direzioni Provinciali del Lavoro ogniqualvolta, nello svolgimento delle sue indagini contributive, rilevi delle realtà di irregolarità nella tutela della sicurezza dei lavoratori. Debita comunicazione sarà fatta ai DPL anche nel caso di accertamento della presenza di lavoratori irregolari, di impiego di lavoratori clandestini e dell’uso illegale di minori.
Simmetricamente le Direzioni Provinciali del Lavoro segnaleranno alla Guardia di Finanza le situazioni che nel corso delle ispezioni sul lavoro hanno dato mostra di possibili irregolarità contributive e di evasione fiscale. Segnalazione sarà anche data di situazioni a rischio per la presenza di ingerenze da parte della criminalità organizzata nello sfruttamento della manodopera irregolare (caporalati). Potranno anche essere segnalati dagli ispettori della Direzione Provinciale del Lavoro i casi di possibili frodi sui finanziamenti pubblici e per aziende scoperte a produrre e commerciare prodotti contraffatti.
L’iniziativa, come altre già intraprese in questo settore, ha l’obiettivo di creare sinergie proficue, di ottimizzare le risorse e competenze che sono sul territorio e di rendere quindi sempre più efficienti le azioni di sorveglianza e di contrasto al lavoro nero e alle situazioni di irregolarità che rappresentano una vera e propria piaga per il nostro Paese.