ROMA – Il 28 settembre, è stata costituita presso la Direzione generale per l’attività ispettiva del Ministero del Lavoro e delle politiche sociali la “Commissione per gli interpelli in materia di salute e sicurezza del lavoro”; attivato pertanto l’indirizzo di posta elettronica interpellosicurezza@lavoro.gov.it cui esclusivamente far pervenire i quesiti.
L’istituzione della Commissione è prevista dall’art, 12 del D. Lgs. 81-08 che in materia di interpello stabilisce che organizzazioni datoriali e sindacali, consigli nazionali degli ordini professionali, organismi associativi di rilevanza nazionale ed enti pubblici abbiano facoltà di inoltrare alla Commissione, esclusivamente a mezzo posta elettronica, quesiti di ordine generale sull’applicazione della normativa in materia di salute e sicurezza sul lavoro.
In attuazione di quanto stabilito al comma 2. Dell’art. 12 la commissione sarà composta da otto elementi: due rappresentanti del Ministero del lavoro, due del Ministero della salute e quattro rappresentanti della Conferenza Stato-Regioni.
Per il Ministero del Lavoro nominati l’ing. Giuseppe Piegari della Direzione generale per l’attività ispettiva e il dott. Lorenzo Fantini della Direzione generale delle relazioni industriali e dei rapporti di lavoro; per il Ministero della Salute nominati il dott. Giancarlo Marano della Direzione generale della prevenzione sanitaria e il dott. Stefano Signorini dela Segeretria tecnico-scientifica dell’ex-ISPESL.
La Conferenza delle Regioni e delle Province autonome ha designato quali suoi rappresentanti in commissione l’Ing. Giovanna Rotrinquez (Regione Campania), il Dott. Alberto Andreani (Regione Marche), il Dott. Giuseppe Petrioli (Regione Toscana) e il Dott. Alberto Chinaglia (Regione Veneto).
La Commissione, il cui funzionamento sarà stabilito con apposito regolamento stilato e approvato in seno alla Commissione stessa, avrà il compito di rispondere ai quesiti posti da organizzazioni e enti. Importante sottolineare che le indicazioni fornite nelle risposte ai quesiti “costituiscono criteri interpretativi e direttivi per l’esercizio delle attività di vigilanza”.
Nel caso la natura del quesito richiedesse competenze amministrative che esulano da quelle in possesso dei membri della Commissione questa potrà fare riferimento a rappresentanti delle amministrazioni pubbliche competenti.
Per approfondire: Decreto direttoriale 28 settembre 2011 (PDF).