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Paese di provenienza sulle etichette dei prodotti con pomodoro, il decreto

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ROMA – Obbligo di indicare origine e lavorazione del prodotto, sulle etichette di sughi, passate e conserve. Questo quanto previsto dal decreto firmato dai Ministri dello Sviluppo Economico e delle Politiche Agricole per la sicurezza dei consumatori e del prodotto.

Il decreto introduce un sistema sperimentale biennale al quale le aziende produttrici dovranno adeguarsi avendo a disposizione un periodo transitorio per smaltire le vecchie etichette e applicare le nuove. Questo è quanto dovrà essere riportato:

“a) Paese di coltivazione del pomodoro: nome del Paese nel quale il pomodoro viene coltivato;
b) Paese di trasformazione del pomodoro: nome del paese in cui il pomodoro è stato trasformato.
Se queste fasi avvengono nel territorio di più Paesi possono essere utilizzate, a seconda della provenienza, le seguenti diciture: Paesi UE, Paesi NON UE, Paesi UE E NON UE.

Se tutte le operazioni avvengono nel nostro Paese si può utilizzare la dicitura “Origine del pomodoro: Italia”.

Il decreto anticipa quanto previsto dall’articolo 26, paragrafo 3, del Regolamento (UE) n. 1169/2011 in merito all’indicazione della provenienza e della lavorazione dell’elemento primario di una preparazione alimentare.
E decadrà automaticamente nel caso in cui venissero adottati dalla Commissione europea gli atti di esecuzione di tale Regolamento.

Info: Mipaaf, decreto etichetta prodotti pomodoro 

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