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Il Papa per una cultura della sicurezza: “Spezziamo la catena delle morti sul lavoro”

ROMA Papa Benedetto XVI si è recentemente incontrato con circa 8mila fedeli della diocesi di Terni-Narni-Amelia, accompagnati in Vaticano nell’Aula Paolo VI dal loro vescovo monsignor Vincenzo Paglia. Tema dell’incontro: ricordare l’anniversario della visita di Giovanni Paolo II alle acciaierie di Terni, il 19 marzo 1981. Il pontefice ha ripercorso la storia imprenditoriale della città, uno dei cuori pulsanti della fabbricazione dell’acciaio in Italia, oggi alle prese con l’uscita da un’impasse riguardante una difficile riconversione industriale.

Papa Ratzinger ha affermato: “Il lavoro elemento fondamentale della persona. In questo orizzonte si colloca anche il tema del lavoro, con i suoi problemi, soprattutto quello della disoccupazione. È importante tenere sempre presente che il lavoro è uno degli elementi fondamentali sia della persona umana, che della società. Le difficili o precarie condizioni del lavoro rendono difficili e precarie le condizioni della società stessa, le condizioni di un vivere ordinato secondo le esigenze del bene comune”.

Benedetto XVI ha continuato il suo intervento, soffermandosi sul “grave problema” della sicurezza: «So che più volte avete dovuto affrontare anche questa tragica realtà, ha proseguito, rivolto ai fedeli. E poi ha aggiunto: «Occorre mettere in campo ogni sforzo perché la catena delle morti e degli incidenti venga spezzata». Il Papa si è detto inoltre preoccupato anche per il settore del lavoro precario, sottolineando le situazioni nelle quali a farne le spese sono i giovani e ciò naturalmente va a «creare angoscia in tante famiglie». Il suo intervento si è concluso con un augurio che «nella logica della gratuità e della solidarietà, si possano superare questi momenti, affinché sia assicurato un lavoro sicuro, dignitoso e stabile».

Ma come si è posto il Vaticano nell’applicazione e nel rispetto delle normative in materia di sicurezza sul lavoro? La data da tenere a mente è il 10 dicembre 2007, quando è stata promulgata la legge LIV, la quale vide la conseguente approvazione di un regolamento applicativo che ha innovato e regolarizzato la materia. Il testo in questione, ha dato attuazione ai principi fissati dalla legge, tentando di seguire fin dove possibile, la normativa italiana e progettandola nel solco della dottrina sociale della Chiesa sul lavoro e sulle condizioni dei lavoratori. Il regolamento, anche in base alla specifica realtà di lavoro in cui operano i dipendenti vaticani, insiste molto sulla formazione dei lavoratori.

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