MODENA – Il presidente della Repubblica, Giorgio Napolitano, ha inviato un messaggio forte in occasione della 60° Giornata Nazionale Vittime e Incidenti sul Lavoro, organizzato a Modena dall’Anmil. Il Capo dello Stato ha dichiarato: «L’incolumità e la salute dei lavoratori costituiscono valori primari per la società e la loro tutela è interesse non solo del singolo lavoratore, ma di tutta la collettività. Ogni giorno purtroppo continuano a registrarsi infortuni sul lavoro, troppo spesso mortali, anche a causa di inammissibili superficialità e gravi negligenze nel garantire la sicurezza dei lavoratori. L’impegno prioritario che bisogna perseguire è promuovere una cultura della legalità e della sicurezza, nel rispetto delle norme e delle condizioni di lavoro”.
Anche il presidente della Camera, Gianfranco Fini, ha lanciato un appello a favore della cultura della sicurezza sul lavoro: «Bisogna restituire al lavoro il valore fondante che la Carta Costituzionale gli riconosce. La salute e la sicurezza sul lavoro è una priorità sociale che va affrontata con l’impegno di tutti – istituzioni, imprenditori, organi di stampa e società civile – nella consapevolezza che la sua effettiva tutela costituisce un inequivocabile attestato di civiltà e di progresso».
All’evento promosso dall’Anmil era presenti numerose personalità del mondo delle istituzioni e dei sindacati: il ministro del Lavoro, Maurizio Sacconi, il direttore generale Inail, Giuseppe Lucibello; la senatrice Angela Maraventano (Commissione inchiesta infortuni sul lavoro e morti bianche), l’onorevole Cesare Damiano (Commissione lavoro della Camera dei deputati), i segretari confederali di Cisl e Uil, Fulvio Giacomassi e Paolo Carcassi e il responsabile sicurezza Cgil, Claudio Iannilli. Per l’Anmil è invece intervenuto il presidente nazionale Franco Bettoni (QUI l’intervista pubblicata nei giorni scorsi da Quotidiano Sicurezza)
Il mondo del lavoro produce ancora troppi invalidi, infortuni e spesso incidenti mortali. I dati parlano chiaro: nel 2009 sono stati 790mila gli infortuni sul lavoro, mentre oltre 1050 lavoratori hanno perso la vita e circa 886 sono morti a seguito di una malattia professionale nel solo settore dell’industria. E per il 2010, secondo i dati elaborati dall’Anmil, sono già 334 gli incidenti mortali riportati dalla stampa. Fa impressione, invece, il dato degli ultimi 5 anni: 8.774 lavoratori morti durante l’esercizio della propria professione.
«I numeri degli infortuni sul lavoro, delle malattie professionali, delle morti – ha dichiarato il presidente dell’Anmil, Franco Bettoni, – pur se con una tendenza alla diminuzione la cui rilevanza è comunque da verificare rispetto alla crisi produttiva in atto, continuano a essere impressionanti e occorre tenere sempre alta la guardia. Bisogna inoltre stare molto attenti alle nuove malattie professionali: continua a crescere il numero di malattie denunciate”».
L’Anmil, con i suoi 450 mila soci sparsi nelle verie regioni italiane, è impegnata dal 1934 per la tutela della salute e sicurezza dei lavoratori, con numerose iniziative portate avanti dai vari circoli locali. Un prossimo evento – che Quotidiano Sicurezza è in grado di anticipare – è la presentazione di un monumento ai caduti sul lavoro: un monolite che sarà realizzato nella città di Modena.