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Amianto, al processo Pirelli le istituzioni si costituiscono parte civile

MILANO – Al processo che vede una decina di ex dirigenti della Pirelli rinviati a giudizio per la malattia e la morte di alcuni lavoratori, avvenuta in seguito all’esposizione all’amianto , si aggiunge un nuovo tassello. All’udienza, che si è svolta a Milano il primo marzo scorso, infatti, è stata presentata dai legali della Regione Lombardia e del Comune di Milano la richiesta di costituirsi parte civile.
Ora bisognerà attendere che il giudice dell’udienza preliminare Luigi Varanelli decida, il 12 aprile prossimo, se accogliere o meno questa istanza. Il processo dunque va avanti, a differenza dei non pochi casi in cui in passato procedimenti simili venivano archiviati – atto che era stato chiesto anche per questo processo dal pm Giulio Benedetti.
Attualmente 11 ex dirigenti dell’azienda sono accusati della mancata adozione delle misure di sicurezza necessarie affinché le polveri cancerogene non si diffondessero e venissero inalate dai lavoratori, di omicidio colposo per 18 operai morti e lesioni gravissime, che riguardano anche altri 20 i casi di lavoratori colpiti, anche molti anni dopo aver lavorato nello stabilimento, dal terribile mesotelioma o da forme tumorali comunque legate all’amianto. Mentre il processo va avanti, e il dramma vissuto a causa  di queste malattie rimane vivo nelle famiglie, il simbolo di questa lotta non c’è più, lo stabilimento Pirelli della Bicocca, infatti, è stato demolito per fare spazio ad un cinema.

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