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Amianto su navi militari, assoluzioni nel processo di Padova

PADOVA – Il tribunale di Padova ha assolto in primo grado otto imputati, ex vertici della Marina militare italiana, dall’accusa di omicidio colposo per la morte di due militari causata da mesotelioma pleurico correlabile alla presenza di amianto sulle navi.

L’inchiesta è nata nel 2005 dopo la morte per mesotelioma pleurico di Giuseppe Calabrò capitano di vascello e Giovanni Baglivo, meccanico di bordo. Imputati nel procedimento gli ex capi di Stato Maggiore della Forza armata, Mario Bini e Filippo Ruggiero, gli ex direttori generali di Navalcostarmi Lamberto Caporali, deceduto, Francesco Chianura, ex vertici della Sanità militare Elvio Melorio, Agostino Didonna e Guido Cucciniello, l’ex Comandante in capo della squadra navale Mario Porta.

Assolti perché il fatto non sussiste, questa la decisione del giudice monocratico di Padova Nicoletta De Nardus.  Il pm Dini, che aveva chiesto per gli imputati due anni e otto mesi di reclusione ha annunciato il ricorso in appello.

I familiari delle due vittime sono stati risarciti dagli imputati prima del processo con 800 e 850 mila euro e non figuravano tra le parti civili. Presenti invece in parte civile Medicina Democratica e l’Associazione italiana esposti all’amianto.

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