ROMA – Il 2 luglio è morto investito da un’automobile Gianfranco Mei, di 37 anni, operatore ecologico degli asini spazzini, che svolgeva la sua mansione conducendo asinelli porta a porta per la raccolta differenziata nel comune di Santa Maria a Monte in provincia di Pisa.
Il 3 luglio, Massimiliano Pelli, di 46 anni, ha perso la vita in un incidente nella ditta Meccanica Muttoni. Stava sollevando e spostando un tornio con muletti e altre apparecchiature quando il pesante macchinario si è rovesciato colpendolo.
Colpito ala testa da un tronco che stava tagliando nella sua azienda agricola è morto sul colpo Sergio Grande, agricoltore di 68 anni.
In tre diverse città ma per la stessa causa sono morti tre operai vittime di caduta dall’alto: a Supino (Fosinone ) un operaio rumeno di 28 anni, a Rottofreno (Piacenza) un altro operaio rumeno e vicino Spoleto un operaio di 58 anni, morto cadendo da una impalcatura in cantiere.
Sono avvenuti in cava due incidenti costati la vita a due lavoratori. Un lavoratore straniero di 58 anni ad Aurisina, in provincia di Trieste, è rimasto schiacciato da uno sperone di roccia che pesava 4 tonnellate e a Soriano nel Cimino (Viterbo) un operaio di circa la sua stessa età, 59 anni, ha perso la vita sempre a causa di lavori in cava.
È morto nel porto di Crotone Giancarlo Gennarini, imprenditore di 55 anni, mentre stava lavorando ad una gru che è crollata pare in fase di smantellamento perchè in disuso. L’incidente ha ferito gravemente anche un altro operaio che non è a rischio di vita.
Sempre in cantiere è morto a Montano Lucino, un operaio colpito alla testa dalla caduta di una pietra. Ancora, è rimasto schiacciato sotto un carico di confezioni di zucchero un operaio addetto al magazzino di un zuccherificio di Foggia.