TRIESTE – La Procura di Trieste ha emesso nove avvisi di garanzia in merito al crollo del palco su cui lunedì scorso avrebbe dovuto esibirsi il cantautore Jovanotti. Come noto l’incidente è costato la vita a Francesco Pinna, di 20 anni, e ha causato gravi lesioni ad altri sette operai. (Leggi: La tragedia di Trieste e una settimana di morti sul lavoro).
I provvedimenti della Procura sono destinati a nove tra funzionari e dirigenti di ditte di montaggio coinvolte a vario titolo nella realizzazione del palco che per cause tuttora ignote è crollato. Il fascicolo giudiziario, cui titolare è il pm Matteo Tripani, è aperto per omicidio colposo, disastro colposo, lesioni e sospetto di violazione della normativa antinfortunistica. Il numero di avvisi di garanzia potrebbe aumentare.
Il cantautore, che a seguito della tragedia aveva cancellato il suo tour, in segno di lutto ha oscurato il suo sito per tutta la settimana e lo ha riattivato pubblicando una fotografia di Francesco.
Questa di Trieste è una tragedia che ha avuto una risonanza mediatica particolare. Altre tragedie sul lavoro però in questi stessi giorni continuano a colpire lavoratori anche giovanissimi, come Michael Dell’Orso morto martedì scorso a soli diciannove anni (leggi anche Muore sul lavoro a Pescara un ragazzo di diciannove anni).
Nella sola giornata di lunedì quattro lavoratori hanno perso la vita: a Cosenza Aurel Galbau, operaio rumeno di 49 anni è morto cadendo da un albero, a Termoli due pesatori di origine tunisina, di cui non sono noti i nomi, sono morti a causa di una tempesta che ha schiantato la loro imbarcazione sugli scogli e ad Adro, in provincia di Brescia, Roberto Cavalleri di 47 anni è morto in fabbrica a causa di un’esplosione di cui non si conoscono le cause.