BARI – 36 infortuni mortali sul lavoro nel 2013 nella provincia di Bari, sei in più rispetto al 2012. Questo quanto comunicato il 20 maggio dall’Osservatorio provinciale per la sicurezza sui luoghi di lavoro nella presentazione dei dati sull’andamento del fenomeno infortunistico del territorio.
Aumentati gli incidenti mortali e l’incidenza delle malattie professionali, diminuito il numero degli infortuni denunciati. 6 infortuni mortali in più rispetto al 2012. Su un totale di 36 casi, 22 sono avvenuti nel solo secondo semestre dell’anno. L’incidente stradale (sul tragitto casalavoro o con mezzi da lavoro) risulta essere la causa nella metà dei casi. Edilizia e agricoltura i settori più colpiti.
Registrata una flessione del 3.3% gli infortuni denunciati, che passano dagli 11.574 del 2012 agli 11.203 del 2013. Aumentate del 27% in un anno le malattie professionali, soprattutto quelle da sovraccarico biomeccanico. A tal proposito l’Organismo provinciale evidenzia come l’aumento della casistica più che a un peggioramento delle condizioni di lavoro è da attribuire al maggior impegno profuso nella ricerca e nell’emersione di casi di origine lavorativa precedentemente non considerati.
Controlli e vigilanza. 2421 le aziende ispezionate nel 2013, prevalentemente appartenenti ai settori dell’edilizia e dell’agricoltura. 730 le aziende considerate irregolari, 267 verbali di prescrizione elevati. Avviate 167 inchieste su infortuni e malattie professionali e 14 provvedimenti di polizia giudiziaria per la prevenzione di incendi. Previsto per il 2014 un nuovo programma di controlli mirati all’accertamento dei requisiti di sicurezza negli ambienti di lavoro confinati.
Formazione. Positivo il dato riguardante l’impegno di imprese e istituzioni sul tema della diffusione della cultura della sicurezza: i corsi di formazione sono stati frequentati da 3094 persone nel corso del 2013, contro le 1768 del 2012.
Per approfondire: dati Osservatorio provinciale sicurezza lavoro.