MILANO – Muore dopo due mesi di agonia Salvatore Catalano, terza vittima del gravissimo incidente all’Eureco di Paderno Dugnano.
Come noto lo scorso 4 novembre la cittadina lombarda era stata scenario di un disastroso incidente avvenuto all’Eureco, ditta che si occupa di trasporto, trattamento e stoccaggio di rifiuti pericolosi, dove alle 15 circa del pomeriggio una forte esplosione aveva scatenato un incendio devastante in cui dieci operai erano rimasti gravemente feriti.
Tra questi Sergio Scapolan, di 63 anni, spirato nove giorni dopo l’incidente e Arun Zeqiri , operaio albanese di 44 anni che insieme ad altri quattro era stato fin da subito tra quelli in pericolo di vita, e che si è spento il 20 novembre a Torino.
Anche Salvatore Catalano non ce l’ha fatta: aveva riportato ustioni sul 95% del corpo. Straziante l’attesa della sua compagna Antonella che ha aspettato il suo risveglio ogni momento.
Salvatore e Antonella avevano deciso di sposarsi a novembre e di regolarizzare così la loro lunga unione coronata dieci anni fa dalla nascita di una bambina.
Antonella ha chiesto che si procedesse all’atto matrimoniale anche in ospedale ma era necessario che almeno per un istante Salvatore fosse cosciente, invece da quel tragico pomeriggio, non ha più aperto gli occhi.
Non ci sono parole per esprimere la tristezza causata da questa tragedia e la rabbia per un incidente dovuto alla sottovalutazione dei rischi in una ditta che , nonostante trattasse sostanze altamente rischiose, non era nemmeno sottoposta alle norme di controllo previste dalla Direttiva Seveso 3, legge che a seguito del disastro di Seveso definisce rigorosamente norme e procedure per attività a così alto rischio umano ed ambientale.
Incidente Eureco, muore Salvatore Catalano
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