TRIESTE – Ancora incidenti e morti sul lavoro. È di ieri la notizia riportata da tutti i media nazionali dell’incidente accaduto nel Palazzetto delle sport di Trieste durante l’allestimento di una tappa del tour di Jovanotti. Il crollo di una parte di impalcatura, probabilmente del “ground support”, ha causato la morte di un giovane ragazzo di appena vent’anni, Francesco Pinna. Altri sette operai sono rimasti coinvolti nella tragedia e sono ricoverati. Il più grave dei sette è in rianimazione e prognosi riservata nell’ospedale di Cattinara per politraumi e frattura di un femore. La struttura di Trieste è ora sotto sequestro. Jovanotti ha deciso di sospendere tutte le date del tour.
Una tragedia che va a sommarsi alle altre purtroppo accadute ancora nell’ultima settimana. Il 5 dicembre Gabriela Iliescu, operaia di 44 anni è morta a Conegliano in provincia di Treviso, nella Plastopiave, schiacciata da una pressa. Un giorno prima un agricoltore di sessantuno anni Bambino Zaccardi è morto cadendo da un albero mentre raccoglieva le olive.
Un incidente “in itinere” ha tolto la vita il 6 dicembre a Luciana Sgattoni, impiegata in una casa di riposo, rimasta coinvolta in un incidente stradale ad Altidona (FM). Ancora il 6 dicembre Gkoka Mohammed, operaio di 45 anni è morto in un cantiere di Assago cadendo da un ponteggio alto dieci metri.
L’8 dicembre Franco Bandinu, elettricista di ventiquattro anni è morto folgorato a Siniscola in provincia di Nuoro. Ancora in Sardegna, Iglesias, un agricoltore di 43 anni Antonello Casula è morto travolto dal suo trattore.
Altro incidente in itinere il 9 dicembre a Lamezia Terme. Un operaio, giovane, Salvatore Pileggi è morto sulla strada che lo portava al lavoro. Sempre il 9 dicembre a Vitorchiano in provincia di Viterbo, un giovane operaio edile di ventinove anni di origine albanese è morto precipitando per tre mesi dopo il crollo di un solaio.