ROMA – Il 4 aprile a Sant’Antonio di Castellamonte, provincia di Torino, Antonio Compagno, 58 anni, imprenditore edile è morto cadendo da un ponteggio da 4 metri.
Il 3 aprile a Visano, provincia di Brescia, Pietro Nocerino, 51 anni, è morto schiacciato da una catasta di tubolari e metallo.
Il 3 aprile a Calvisano, ancora provincia di Brescia, Nicola Bellardi, geometra di 37 anni, è morto in cantiere folgorato da una scarica elettrica.
Il 2 aprile a San Cipriano Picentino, provincia di Salerno, Gianluca Procida, 41 anni, è morto colpito alla testa da una leva mentre riparava delle macchine.
Il 31 marzo Antonio Vizzini, 54 anni, è morto nell’area delle centrale termoelettrica di Gela, investito da una gru in manovra.
Il 1 aprile un uomo di 75 anni è morto travolto dal suo trattore a Spoleto, provincia di Perugia.
Il 30 marzo nel cantiere della galleria Renazza Nord sulla A3 Salerno-Reggio Calabria, Giuseppe Palagano, 55 anni, è morto cadendo nel corso della posa di elementi metallici.
Il 28 marzo a Lainate, Milano, Luciano Montangolo, 54 anni, è morto schiacciato dal camion che stava riparando.