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Morto sul lavoro e gettato in un torrente, inchiesta a Taggia, Imperia

TAGGIA (IM) – Morto sul lavoro e buttato in un fiume. Due settimane fa è stato ripescato nel torrente Argentina nei pressi di Taggia in provincia di Imperia il corpo di un uomo tra i 25 e 30 anni, europeo – caucasico, di un metro e settanta. Dalla prima ipoesti di suicidio, lo scorso 4 maggio la procura di Sanremo ha deciso di perseguire la strada dell’occultamento di cadavere a seguito di un decesso causato da un incidente sul lavoro.

L’autopsia sul corpo dell’uomo ha rivelato ferite associabili a una caduta dall’alto. L’esame clinico ha fatto riscontrare lesioni toraciche addominali mortali, e traumi successivi al decesso.

Le indagini seguono attualmente la pIsta dell’incidente sul lavoro e conseguente occultamento del cadavere nell’Argentina. I carabinieri stanno conducendo ispezioni nei cantieri del territorio in questione, fino a seguire il corso del torrente e addentrarsi in Piemonte e in Costa Azzurra.

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