TORINO – 272, 5 milioni di euro da INAIL per richiesta di condanna in solido. 69 milioni di euro dalla Regione Piemonte per parte civile. Queste le maggiori richieste di risarcimento avanzate e di cui si è venuti a conoscenza riguardanti il processo Eternit, attualmente in dibattimento a Torino. Continua il processo alla multinazionale dell’amianto e ai due dirigenti Stephan Schmidheiny, e Louis de Cartier, imputati per disastro ambientale doloso e omissione di cautele nei luoghi di lavoro negli stabilimenti italiani e per il quale il PM Raffaele Guariniello ha chiesto venti anni di reclusione. Commentando in questo modo le proprie motivazioni: “Una tragedia che ha colpito popolazioni di lavoratori e di cittadini che continua a fare morti e si è consumata in Italia e in altre parti del mondo con una regia senza che mai nessun tribunale abbia chiamato i veri responsabili a risponderne”. (Le sentenze del processo Saras, le richieste nel dibattimento Eternit).
Sono attualmente in corso le repliche delle parti civili, per un totale di seimila richieste.
Questo quanto depositato dalla Regione Piemonte: 60 milioni di euro quantificati come costi delle bonifiche eseguite dall’ente dal 1999 fino ai prossimi 20 anni nell’area di Casale Monferrato, area in cui insiste il maggiore stabilimento Eternit d’Italia. 9 milioni di euro per le spese sanitarie per i malati affetti da patologie da amianto. A questi dovrà aggiungersi una richiesta di risarcimento per danno d’immagine che verrà valutata e quantificata dalla Corte.
Ieri 12 luglio è stata resa nota la quantità del risarcimento chiesto da INAIL. L’avvocato e Procuratore speciale dell’Istituto Sergio Nutini, ha avanzato la propria richiesta di condanna in solido per i due imputati quantificabile in un risarcimento pari a di 272.518.026 con sentenza provvisoriamente esecutiva, alla quale ne è stata aggiunta una provvisionale immediatamente esecutiva pari a 185.579.193 euro.
“L’importo stimato dall’INAIL si riferisce all’indennizzo di 1.651 lavoratori ammalati per attività svolte presso gli stabilimenti Eternit e si riferisce ai ratei di rendita pagati nel complesso dall’Istituto, pari per l’appunto al valore della provvisionale di 185 milioni di euro. I restanti 86.938.833 euro si riferiscono, invece, alla capitalizzazione delle rendite. I lavoratori Eternit interessati sono stati dipendenti di tutti i quattro stabilimenti italiani della multinazionale: in caso di decesso, il risarcimento spetterà ai legittimi eredi”.
Il processo quindi va avanti, concluderanno a breve le presentazioni di tutte le parti civili e dal 15 settembre si riprenderà con le difese e successivamente la sentenza.