BOLOGNA – Presentato il 13 novembre a Bologna, nel corso del convegno Legalità e sicurezza in edilizia: una sfida possibile, il Rapporto regionale INAIL 2011 dell’Emilia Romagna.
In Emilia Romagna è stato registrato nel 2011 il 13,8% degli infortuni denunciati sul territorio nazionale. La regione ha superato un traguardo significativo, la discesa al di sotto dei 100 mila infortuni: sono state 99.713 le denunce, con un calo del 6% rispetto all’anno precedente.
In diminuzione anche gli infortuni mortali: sono 84 i casi del 2011, 7 in meno dell’anno scorso. Più della metà delle morti (il 64% dei casi) è avvenute su strada. Dimezzata la quota di incidenti mortali avvenuti in occasione di lavoro ma durante la circolazione stradale (17 contro i 34 del 2010), mentre sono il 37,8% più dell’anno scorso quelli in itinere, ovvero nel percorso casa-lavoro-casa.
Analizzando i dati per comparto produttivo emerge un sensibile calo degli infortuni nel settore delle costruzioni (-14,3%), dove si registra una diminuzione degli incidenti mortali che risultano meno della metà di quelli dell’anno precedente, (19 casi nel 2010, 8 nel 2011).
La diminuzione degli infortuni denunciati risulta così distribuita: industria e servizi (-5,85%), agricoltura (-6,6%) e gestione conto Stato (-11,1%). Il numero maggiore di infortuni si è registrato nel commercio con 8.233 casi, a seguire 7.764 denunce nel settore edile, 7.322 nei trasporti, e 6.286 casi di infortuni denunciati in agricoltura.
Per quanto riguarda la modalità degli infortuni sono diminuiti del 9,3%, gli infortuni accaduti sulla strada in occasione di lavoro passando dai 7.066 del 2010 ai 6.410 del 2011.
-9,7%, la diminuzione registrata per gli infortuni in itinere, occorsi cioè nel tragitto casa-lavoro-casa.
Per quanto riguarda il fenomeno infortunistico per i lavoratori stranieri va segnalato a fronte di un aumento della presenza di lavoratori stranieri in regione un calo delle denunce di infortunio che li riguardano (-1,9%) che passano dai 22.837 casi del 2010 ai 22.404 del 2011. Marocco, Romania, Albania e Tunisia, nell’ordine, le nazioni di origine dei lavoratori colpiti da infortunio.
È ancora alta ma in miglioramento la posizione dell’Emilia Romagna per gli indicatori di rischio. In regione c’è una incidenza di 33,54 infortuni ogni 1000 addetti.
In ultimo prosegue anche in Emilia Romagna il processo di emersione delle malattie professionali che hanno registrato un incremento di denunce pari all’11,4% (dalle 6.418 del 2010 alle 7.153 del 2011). Il 15% delle denunce a livello nazionale. Riguardano soprattutto malattie osteo-articolari e muscolo-tendinee.
Per approfondire: Rapporto regionale INAIL Emilia Romagna 2011.
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