WASHINGTON – Pubblicato dal Bureau of labor statistics degli Stati Uniti il rapporto Census of fatal occupational 2012.
Sono stati 4.383 gli infortuni mortali sul lavoro negli Stati Uniti nel 2012. 310 casi in meno rispetto al 2011, anno in in cui le vittime sono state 4.693.
La diminuzione degli infortuni non è stata uniforme nei diversi comparti produttivi. Da evidenziare ad esempio che, dopo cinque anni di declino, gli infortuni mortali sono aumentati del 5% nel settore delle costruzioni private, da 738 nel 2011 a 775 nel 2012.
In assoluto rispetto al 2006 si è registrata comunque una diminuzione del 36% per le lesioni mortali nel settore delle costruzioni.
In merito ancora ai comparti produttivi da segnalare inoltre un aumento degli infortuni mortali nel settore minerario privato, in particolare per quanto riguarda i lavoratori delle industrie estrattive di petrolio e gas dove si registra il 23% degli incidenti in più. 138 le vittime sul lavoro in questo comparto che nel 2012 ha registrato il suo massimo storico di incidenti mortali.
Per quanto riguarda la provenienza etnica dei lavoratori, nel 2012 gli infortuni mortali sul sono diminuiti tra i lavoratori bianchi non ispanici (-10 %) e tra i lavoratori ispanici (-5%). Sono invece aumentati tra i lavoratori neri o afro-americano e tra i lavoratori asiatici.
Sono quasi raddoppiati gli infortuni mortali che hanno coinvolto lavoratori sotto i 16 anni, passando da 10 nel 2011 a 19 nel 2012, il totale più alto dal 2005.
Diminuiti del 10% i suicidi legati al lavoro.
Per approfondire: Census of fatal occupational injuries summary 2012.