ROMA – Sotto l’Alto Patronato del Presidente della Repubblica, si è celebrata ieri, domenica 13 ottobre, a Roma e in molte altre città italiane, la “63ª Giornata nazionale per le vittime degli incidenti sul lavoro”, promossa dall’Anmil, Associazione nazionale mutilati e invalidi del lavoro, e istituzionalizzata nel 1998 con decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri.
Si è tenuta in Campidoglio sala della Promoteca, la manifestazione centrale. Presenti in conferenza il presidente nazionale Anmil Franco Bettoni, il ministro del Lavoro e delle Politiche Sociali Enrico Giovannini, il presidente della Commissione Lavoro del Senato Maurizio Sacconi, il presidente Inail Massimo De Felice, il neo eletto presidente Civ Inail Francesco Rampi, il vice Presidente di Confindustria Samy Gattegno, il vice segretario generale Ugl Paolo Varesi e il segretario confederale UIL Paolo Carcassi.
“In occasione della 63ª Giornata nazionale per le vittime degli incidenti sul lavoro, rivolgo il mio omaggio alla memoria dei caduti ed esprimo la mia vicinanza a quanti hanno perduto salute e integrità fisica nei luoghi di lavoro” – si legge nel messaggio inviato dal Presidente della Repubblica Giorgio Napolitano – “Come ho più volte sottolineato l’andamento decrescente del drammatico fenomeno degli infortuni sul lavoro, soprattutto in termini di perdita di vite umane non deve far abbassare la guardia su quella che continua a rappresentare una drammatica piaga sociale. Il recente gravissimo incidente di Lamezia Terme con la morte di tre operai in un silos ne è drammatica conferma. E desta particolare inquietudine l’entità degli infortunio tra i lavoratori stranieri.
Apprezzo quindi il vostro impegno nel promuovere una forte cultura della sicurezza e della prevenzione per il rispetto delle regole poste a tutela dell’incolumità sul posto di lavoro e in difesa della vita e della dignità di tutti i lavoratori, valori essenziali garantiti dalla nostra Costituzione repubblicana.
Con questo spirito rivolgo il mio partecipe saluto a Lei, Presidente Bettoni, ai mutilati, agli invalidi e ai famigliari delle vittime sul lavoro che in questa giornata particolare ricordano il sacrificio dei loro cari tragicamente scomparsi”.
Indirizzato alla Giornata anche un messaggio del Presidente della Camera Laura Bolrdini: “Il rispetto delle regole in tema di sicurezza, la tutela e l’incolumità di quanti ogni giorno svolgono con dedizione e professionalità il loro lavoro costituiscono condizioni inderogabili anche nella particolare congiuntura economica che stiamo attraversando e che potrebbe indurre ad abbassare i livelli di sicurezza in un ottica di risparmio. Non si può barattare la vita dei nostri lavoratori per il perseguimento del profitto ad ogni costo”.
In apertura della manifestazione il presidente Anmil Bettoni ha lanciato un appello alle Istituzioni affinché si possa ripartire dando la speranza alle nuove generazioni di un lavoro sicuro e dignitoso. “Ricominciamo a costruire e a produrre”- ha dichiarato Bettoni – “senza dimenticare che il lavoro è anche rischio, un rischio da cui possono derivare malattie ed invalidità, ma un rischio che può e deve essere previsto ed evitato”.
Con la giornata Anmil ha ribadito le sue proposte, richieste e rivendicazioni per le vittime del lavoro e la prevenzione degli infortuni. “Dobbiamo, dunque, accompagnare il lavoro e la produzione con un rinnovato impegno sul fronte della prevenzione di incidenti e malattie” – ha continuato Bettoni – “perché quello che oggi risparmiamo su questo fronte lo pagheremo domani in termini di vite, salute e costi sanitari ed assicurativi. Dobbiamo riprendere in mano le norme approvate 4 anni fa e dare loro completa attuazione, perché è grave che dopo un tempo così lungo questo non sia stato ancora fatto.
Dobbiamo tornare a destinare una piccola parte delle poche risorse disponibili anche ad azioni che possano consolidare e rafforzare la consapevolezza dei rischi sul lavoro e la cultura della loro prevenzione, perché negli ultimi tempi lo abbiamo fatto poco.
Dobbiamo rafforzare e migliorare la formazione dei lavoratori per la prevenzione, perché una formazione di “carta”, una formazione che si faccia per semplice obbligo, costa comunque molto ma vale poco e niente. Dobbiamo anche guardare diversamente ai lavoratori stranieri, prepararli per tempo, perché se migliaia sono morti in mare altre migliaia sono rimasti vittime del lavoro, spesso anche in condizioni di irregolarità e di sfruttamento.
E nel costruire per i nostri figli ambienti di vita e di lavoro sicuri, non possiamo dimenticare che il lavoro deve anche assicurare alcune garanzie fondamentali che possano tutelarli nel caso in cui la prevenzione non raggiunga il suo scopo”.
La 63ª Giornata è stata aperta e accompagnata dalle installazioni #cancellato del maestro Franco Scepi. Una campagna di sensibilizzazione, una performance che “cancellando” il monumento equestre di Marco Aurelio e i monumenti centrali di altre ventuno città ha voluto scuotere cittadini e istituzioni sull’indifferenza rispetto al dramma degli incidenti sul lavoro.
Info immagini e report:
report Anmil
63ª Giornata nazionale per le vittime degli incidenti sul lavoro.