ROMA – Mentre Genova piange i suoi sette morti nella tragedia del porto nella notte dell’otto maggio e continuano le ricerche dei due uomini dispersi, ancora in Italia si susseguono incidenti mortali sul lavoro.
Questo notte a Venezia, Massimo Vianello, 49 anni, di Compalto, conducente di un taxi acqueo è morto urtando con la propria imbarcazione contro un canale.
Il 9 maggio a Tessarolo, in provincia di Alessandria, Rouci Nouruz, operaio albanese di 45 anni , residente ad Acqui Terme è morto folgorato da una linea elettrica.
Il 9 maggio a Monfalcone, provincia di Gorizia, Giovanni Cornacchia, 52 anni originario di Altamura, manovratore del porto è morto investito da un vagone.
Il 9 maggio a Formigara in provincia di Cremona, Piergiuseppe Zanesi, 53 anni, elettricista
originario di Sospiro, è morto battendo la testa dopo essere caduto da una scala.
L’8 maggio a Cerignola, provincia di Foggia, Giuseppe Mastrullo, 49 anni, agricoltore di Ascoli Satriano è morto schiacciato dal suo trattore.
A Roccamontempiano, provincia di Chieti, Fernando Belli operaio di 55 anni è morto
schiacciato da una pressa.