DUBLINO – A seguito del secondo “Biosafety Summit”, organizzato lo scorso 1 giugno a Dublino dall’ “European biosafety network” (EBN) e dall’ “Irish nurses and midwives organisation”, sono state emesse delle “Linee guida per facilitare il recepimento dell’accordo quadro europeo sulla prevenzione di ferite da punta e da taglio nel settore ospedaliero e sanitario”.
Il documento è stato redatto dall’EBN, un’organizzazione che si propone di eliminare le ferite da punta e da taglio in tutti i Paesi con l’obiettivo di migliorare la sicurezza degli operatori sanitari e non sanitari esposti a questo rischio.
Con le linee guida si vuole pertanto facilitare il recepimento della direttiva 2010/32/UE che “si prefigge di creare un ambiente di lavoro più sicuro possibile mediante la prevenzione di lesioni per i lavoratori causate da oggetti medici taglienti/appuntiti, tra cui gli aghi, e la tutela dei lavoratori a rischio. Offre un approccio integrato, definendo politiche per la valutazione e prevenzione dei rischi, la formazione e l’informazione, la sensibilizzazione e il monitoraggio, e procedure di risposta e follow-up”.
La direttiva europea citata riguarda qualsiasi soggetto alle dipendenze di un datore di lavoro (inclusi tirocinanti e apprendisti) del settore sanitario, inclusi servizi e attività associati. Sono soggetti all’accordo anche i lavoratori in subappalto o tramite agenzia.
Le linee guida contengono indincazioni che esplicitano principi della prevenzione dei rischi. E includono:
- La formazione di una forza-lavoro ben addestrata e dotata di risorse adeguate nella prevenzione dei rischi;
- la collaborazione tra datori di lavoro e rappresentanti dei lavoratori;
- la responsabilità di ciascun lavoratore di tutelare la propria salute e il dovere del datore di lavoro a garantire la salute e sicurezza dei lavoratori in ogni aspetto legato al loro lavoro;
- l’importanza di un approccio integrato per creare un ambiente di lavoro più sicuro possibile.
Nel documento si danno poi indicazioni sui processi di valutazione dei rischi. Il rischio di esposizione va controllato con l’obiettivo di:
- Eliminare l’uso superfluo di oggetti taglienti/appuntiti modificando le pratiche utilizzate e sulla base dei risultati della valutazione dei rischi;
- specificare e attuare metodi sicuri per l’uso e lo smaltimento di strumenti medici appuntiti e rifiuti contaminati. Si esplicita che la pratica del recapping va messa al bando con effetto immediato;
- usare dispositivi medici dotati di meccanismi di sicurezza;
- utilizzare equipaggiamento di protezione personale (guanti, mascherine, camici e così via).
In conclusione le linee guida sottolineano l’importanza della informazione, sensibilizzazione e formazione dei lavoratori e dei loro manager.
Studi indipendenti mostrano infatti che una combinazione di formazione, pratiche di lavoro più sicure e l’uso di dispositivi medici dotati di meccanismi di sicurezza può prevenire la maggioranza delle lesioni da puntura di ago. La mancata adozione di una sole di queste tre misure risulta in un impatto preventivo notevolmente ridotto.
Le leggi nazionali che devono essere promulgate in recepimento della direttiva devono quindi puntare ad un sistema di prevenzione integrato in cui tutti e tre gli aspetti, (procedure, formazione, dispositivi) siano ugualmente implementate.