L’aria compressa, prodotta dai compressori, viene utilizzata nei cantieri:
- come mezzo di trasmissione dell’energia per azionare macchine operatrici (perforatrici e utensili, pompe, paranchi, motori ecc.);
- nei casi in cui vi sono difficoltà di ventilazione (es., nelle gallerie, dove i motori diesel sono controindicati).
Il rendimento di questi sistemi è più basso della trasmissione per sistemi idraulici o elettrici.
La pubblicazione Inail 2105 sulla progettazione della sicurezza nei cantieri, considera che “si può operare la scelta di un impianto centralizzato o di più compressori, ognuno per un gruppo di utilizzatori”.
L’impianto centralizzato è dotato di due compressori con un terzo di riserva (per gli impianti modesti se ne impiega normalmente uno, con un secondo di riserva e per far fronte alle punte di richiesta). Costa meno per i lavori di installazione e per l’esercizio, ma costa di più per ciò che riguarda le condotte e le relative perdite.
La portata di un compressore dipende dalla somma delle portate richieste dagli utilizzatori che, contemporaneamente, possono essere alimentati dal compressore. Generalmente la richiesta maggiore è dovuta ai martelli perforatori.
I serbatoi dell’aria hanno la funzione di:
- mantenere regolare la mandata di aria compressa alla rete al variare della richiesta da parte delle macchine utilizzatrici;
- migliorare il raffreddamento;
- raccogliere eventuali condense residue.
Dal serbatoio l’aria compressa viene distribuita da una rete che alimenta le macchine utilizzatrici. Il serbatoio dovrebbe essere sempre installato: a) all’esterno dei fabbricati; b) al riparo da insolazione diretta; c) con fondazioni rigide di calcestruzzo.
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